Materazzi: «Inter-Juventus, vittoria è di vitale importanza. CR7 fenomeno»

Intervenuto ai microfoni di Kick Off, podcast ufficiale dell’Inter, Marco Materazzi ha parlato della sfida contro la Juventus. Passato e soprattutto presente nelle sue parole, con le quali ha caricato ulteriormente il big match di domenica sera (QUI gli aggiornamenti sulle possibili scelte di Conte).
PUNTI VITALI – Marco Materazzi sa bene cosa voglia dire Inter-Juventus. Per questo ha voluto “caricare” in questo modo la squadra: «La cosa peggiore è non poter giocare questi scontri, mi allevia un po’ il fatto che non c’è il pubblico. Mi avrebbe dato più gusto con il pubblico, ma il momento è questo e bisogna accettarlo. Marcare Cristiano Ronaldo? È difficile. La mia grande fortuna, dico sempre, è non aver mai incontrato lui o Messi. Certo, ho incontrato il Ronaldo “vero”, ma penso che anche Cristiano sia uno da prendere con le molle perché anno dopo anno, partita dopo partita, di essere un fenomeno. Una bella gatta da pelare. Per motivare i miei compagni direi che stiamo incontrando i più forti, lo hanno dimostrato. Sono in ritardo e hanno più da perdere, siccome tornerebbero indietro un po’. Bisogna portare a casa la loro pelliccia, perché i tre punti sono di vitale importanza».
MIGLIOR RICORDO – Materazzi ha anche ricordato l’Inter-Juventus più bello giocato: «La sfida che ricordo con maggior piacere è quella del mio rientro dopo la lunga squalifica per il discorso del tunnel. Mi ero allenato quattro mesi per quella partita, sapevo che c’era quell’opportunità e mi feci trovare pronto. Vincemmo quella partita, a scapito del mio amico Adani che aveva fatto quattro mesi alla grande, ci rimase male e lo capisco. Io però ci tenevo tantissimo e ho cercato di fare del mio meglio, avevo troppa voglia di giocare»
AL POSTO GIUSTO – Nel suo intervento, Materazzi ha parlato delle sliding doors della sua carriera all’Inter, specialmente nel 2006: «Bisogna sempre essere al posto giusto, al momento giusto. C’è da dire che il gruppo storico ha lavorato molto, fatto molti sacrifici, ma abbiamo avuto anche tante delusioni. Nel 2002 per esempio avremmo dovuto vincere, poi alla luce di quanto successo sappiamo cos’è successo e quanto è stato fatto. Mi dispiace per Bobo Vieri che se ne è andato nel momento sbagliato, perché avrebbe vinto tutto con noi. Io potevo andare via prima del Mondiale, al Villarreal, poi sono rimasto ed è andata bene. La mia opinione sull’Inter non è mai cambiata. Mancini probabilmente non mi vedeva come importante e preferiva farmi fare un’esperienza altrove, ma per fortuna ho resistito e poi lo sono diventato».
DIFESA ATTUALE – Infine, un commento di Materazzi sul trio difensivo dell’Inter di Antonio Conte: «Tra Skriniar, de Vrij e Bastoni penso che io dovrei aspettare finché uno non si accomoda per poter giocare io. Loro tre sanno cosa fare, lo hanno dimostrato. Io in qualche maniera mi sarei integrato e qualche partita magari l’avrei giocata anche io».