Marotta: «Vissuta l’evoluzione del calcio! Romanticismo rischia di perdersi»
Beppe Marotta, presente alla libreria Feltrinelli Duomo a Milano per la presentazione del nuovo libro “Le nuove guerre del calcio” di Marco Bellinazzo, ha parlato dell’evoluzione del calcio italiano e non solo, con l’avvento delle proprietà straniere.
EVOLUZIONE DEL CALCIO – Marotta parla della sua esperienza del calcio e di come questo sia cambiato fino ai giorni d’oggi: «Prima tra i club c’erano presidenti come Massimo Moratti e Berlusconi, oggi i presidenti sono stranieri, a dimostrazione che il romanticismo rischia di perdersi. C’è stato un cambiamento radicale, ci sono tante proprietà straniere. Io ho vissuto i tanti cambiamenti del nostro calcio. Si è passati dal mecenatismo a un modello di business diverso. Ricordo che quando facevo le prime riunioni di Lega erano momenti conviviali. Oggi siamo davanti a un fenomeno che tocca svariati miliardi. Una squadra di calcio fa parte di un fenomeno sportivo, ma anche un fenomeno sociale e contenitore di grandi valori. Questo processo evolutivo ha portato a un esasperazione perché abbiamo perso l’essenza del calcio fatto di piacere per vivere emozioni contrastanti. In questi 40 anni ho accompagnato questo fenomeno in un cambiamento quasi radicale. Siamo passati da un calcio degni 40 in cui per descrivere un gol ci voleva una raccolta di poesia di Umberto Saba. E siamo arrivati ai giorni d’oggi ai giorni d’oggi che l’esplosione di gioia viene soffocata dal Var, uno strumento tecnico indispensabile che serve per far diminuire gli errori. Il mio calcio è iniziato quando ancora i campi erano sporchi di fango se pioveva e a terra trovavi la segatura».