Marotta: «Lazio-Inter condizionata! Sanchez? Istintivo, resta finché vuole»
Marotta ha parlato a margine del Festival dello Sport a Trento, dove è stato autore di un lungo intervento (vedi articolo). L’Amministratore Delegato per l’area sportiva dell’Inter ha ribadito come i rinnovi di alcuni big siano in arrivo, criticato le scelte della Lega Serie A per la Lazio e parlato della questione Sanchez.
INTER NOMINATA! – Giuseppe Marotta celebra Nicolò Barella e Lautaro Martinez nominati per il Pallone d’Oro (vedi articolo): «Direi che siamo sicuramente orgogliosi di queste nominations. Sono due talenti, due campioni, che rappresentano la nostra società ma anche tutti i compagni che li hanno portati a questa situazione di privilegio. La nomination è bellissima, anche se in un contesto molto difficile, però dobbiamo accontentarci. I rinnovi di entrambi in arrivo? È giusto riconoscere i meriti dei giovani che si affacciano a questa realtà con continuità. Oggi hanno dimostrato coi fatti di meritare una gratificazione. Questo è lo spirito che ci porta a rivedere i contratti».
LA RISPOSTA – Marotta getta acqua sul fuoco sulla questione Alexis Sanchez, dopo il post critico del cileno (vedi articolo): «Lo sfogo? Lo conosciamo benissimo, è uno che vuole giocare sempre. Quello che apparentemente sembra una protesta dobbiamo trasformarlo in un grande attaccamento: quando un giocatore si arrabbia perché non gioca evidentemente è un giocatore che ha a cuore le sorti della squadra. Noi che lo conosciamo sappiamo che queste reazioni che ha sono estemporanee, istintive. Continueremo con lui fin quando lui non la penserà diversamente».
COME RISOLVERE? – L’Inter giocherà sabato prossimo con la Lazio con cinque sudamericani appena rientrati. A Marotta questo non va giù: «Purtroppo è una gara che sarà condizionata dal ritorno proprio nelle ore precedenti al match da parte dei nostri giocatori sudamericani che sono in nazionale. Questo rappresenta un elemento di grande criticità: in Inghilterra non hanno dato il consenso alla partenza dei sudamericani, la Liga ha spostato determinate partite e noi ci ritroviamo a giocare sabato alle 18 con giocatori che arrivano nella nottata. Questo non permette di averli nelle condizioni migliori e va ad attaccare il principio di competitività».