Marotta: “Icardi? Non colpa del rinnovo! Difficoltà Nainggolan, crisi Inter…”
Seconda parte dell’intervista di Giuseppe Marotta (qui la prima). L’Amministratore Delegato dell’area sportiva dell’Inter, parlando con Matteo Barzaghi di Sky Sport 24, si è focalizzato sul rendimento negativo di alcuni giocatori come Mauro Icardi e Radja Nainggolan.
SI RIPRENDANO – Giuseppe Marotta spiega perché ieri, dopo Inter-Bologna, Mauro Icardi non ha parlato con le televisioni: «Noi decidiamo le interviste post partita, le concordiamo noi come società e diamo indicazioni ai giocatori, per quanto riguarda Icardi l’ho conosciuto ed è un bravo ragazzo, che mette sempre impegno. Certamente è un giocatore giovane e ha margini di miglioramento, può sicuramente migliorare le prestazioni e non mi sembra giusto metterlo nel tavolo degli imputati, ma quando ci sono situazioni come questa di crisi tutte le componenti della società sono colpevoli. Ritengo di dover dare una visione ottimistica: ci sono sedici partite e bisogna avere grande lucidità per la parte finale di questo campionato con tranquillità. Dal punto di vista statistico sappiamo che l’anno scorso a questa giornata avevamo quattro punti in più, ma le statistiche trovano il tempo che trovano e bisogna trovare una grande convinzione e migliorarci dal punto di vista della continuità, che oggi assolutamente non c’è. Il contratto ha influito su Icardi? No, credo proprio di no. La questione contratto non può e non deve condizionare un giocatore come lui, di rinnovi ne avrà ancora tanti da discutere perché è molto giovane, di conseguenza queste sono dinamiche di tutte le squadre. L’aspetto contrattuale è seguito da sua moglie che lo gestisce, deve pensare al fatto di essere professionista e capitano di una grande squadra, ed essere un calciatore che non deve giocare solo per segnare ma che deve fare i gol per portare la squadra per la vittoria. Radja Nainggolan chiaramente ha avuto delle difficoltà di inserimento, accompagnate da prestazioni che non sono consone a quelle che ci ha abituati a vedere nel corso degli anni. Sono convinto che anche qui si tratti di un professionista che può e deve dare di più, so che il primo a essere consapevole di questo è lui e che con Luciano Spalletti parlano quotidianamente. Sta svolgendo anche un lavoro particolare a seguito degli infortuni che ha patito, abbiamo visto che non è in forma splendida ma sono convinto che quando emergerà la sua professionalità ci darà delle prestazioni di grande carattere e anche confortevoli».