Lukaku attacca: «Razzismo al top! Protestate per la Super League, ma…»
Lukaku torna a parlare del problema razzismo, anche nel mondo del calcio, prendendo come esempio quanto vissuto di recente in Italia. L’attaccante dell’Inter, intervistato dall’emittente internazionale CNN Sports, invoca uno sforzo a livello di social media
RAZZISMO NEL CALCIO – La denuncia di Romelu Lukaku a pochi giorni dall’inizio degli Europei è pesante e fa riflettere: «Penso che il razzismo nel calcio in questo momento sia al massimo storico. Perché? Anche a causa dei social media, ora. Capisco perché persone come Thierry Henry stanno bloccando i social media. Perché è facile rintracciare qualcuno… Secondo me le aziende che gestiscono i social media devono fare di più. Io, a essere onesto, non vedo davvero progressi. Vedo molte campagne e tutto il resto, ma finché non viene intrapresa nessuna azione reale…».
EPISODIO IN ITALIA – Lukaku spiega come ha vissuto gli episodi di discriminazione in Italia: «Praticamente, abbiamo cercato di educare le persone in Italia su qualcosa che non va bene. Perché l’Italia è un Paese bellissimo e sono stato accettato davvero bene da tutti, sia dai tifosi interisti in casa sia dagli altri in trasferta. Ma quando è successo, penso qualcosa sia cambiato. È quello che dovrebbero fare tutte le leghe, fondamentalmente. Dovrebbero parlare con i giocatori e cercare di iniziare a fare le cose con i giocatori e con le squadre».
TIFOSI IN PROTESTA – Infine, Lukaku fa un parallelo sui temi futili su cui si batte la gente oggi anziché su quelli veramente importanti: «Quando è nata la Super League, le persone sono state molto veloci a battersi sui social media… La gente e i tifosi sono scesi in strada (per protestare, ndr). È la stessa cosa. Io non volevo che accadesse. Ma perché non metti la stessa energia anche quando si tratta di razzismo? Perché sono le stesse piattaforme eh».
Fonte: CNN Sports – Don Riddell e George Ramsay