Luciano Spalletti ha appena terminato la conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Inter, partita valida per la 35ª giornata di Serie A. Ecco il contenuto della sua conferenza ripreso in diretta (e aggiornato dall’alto verso il basso) da Inter-News.it
«Sfida decisiva per la Champions? Tutte possono essere decisive, da valutare anche i punti che faranno le altre che sono tante. Dobbiamo affrontare questa partita nel modo giusto, affrontare una squadra che lotta per non retrocedere può essere come scontro diretto».
«Foto di Icardi? Qui viene vestito sempre nella maniera giusta ed è quello che interessa a me».
«Dopo Juve? Questa partita è da affrontare con la stessa importanza delle altre. Abbiamo giocato una buona partita anche contro la Roma. È fondamentale mettere la stessa motivazione. Le tensioni sono figlie di ragionamenti sbagliati Se ti alleni bene in settimana sei pronto sempre, altrimenti no».
«Meglio fuori casa che in casa ultimamente? Non vedo troppe differenze. Il nostro atteggiamento è lo stesso, dipende poi da cosa succede durante il match».
«Dipendenti da un calciatore o dai gol di qualche calciatore? La sintesi del calcio è finisce sempre per essere quella, purtroppo. Si tende a volte a dare poco merito ai difensori o ai portieri. Siamo l’unica squadra a non aver preso gol dall’Eintracht, perché non si fanno i complimenti alla nostra difesa? Fare muro al limite dell’area è la prima qualità, fare gol viene dopo».
«Chi in campo tra Lautaro e Icardi? Si sono allenati tutti e due bene, poi alcune esercitazioni piacciono di più e altre meno. Icardi? È un giocatore che ha alti livelli, ha numeri molto importanti».
«Pochi gol di Icardi? Alcune cose possono averlo limitato. Ha il grande pregio dell’equilibrio, l’ho conosciuto così ed è sempre uguale. È una buona notizia che abbia comportamenti così. Grazie a questo potrà migliorare nelle sue prestazioni».
«Corsa Champions? Ci sono fino alla Lazio, ci sono scontri e gare difficili. L’Atalanta non è più una sorpresa, ormai si ripete da anni ad alti livelli, la Roma la conosco molto bene, sono tutte squadre importanti».
«Rapporto con Icardi? Nessun problema con lui. Futuro? Si chiama Udinese, non Icardi, poi Chievo, Napoli ed Empoli. Nessun problema ad allenare e far giocare qualsiasi giocatore. Il bene dell’Inter è il futuro. Arrivare la mattina presto e lavorare, quando vengono quelli che hanno voglia di fare durante il giorno».
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