Interviste

CONFERENZA – Conte e Ranocchia prima di Borussia Monchengladbach-Inter

Conte e Ranocchia sono stati protagonisti della conferenza stampa di vigilia di Borussia Monchengladbach-Inter. L’allenatore e il difensore hanno risposto alle domande dei giornalisti collegati, fra cui Inter-News.it, a partire dalle ore 14. Rileggi il contenuto della diretta testuale (aggiornato dal basso verso l’alto).

14.24 Si chiude la conferenza stampa di Conte e Ranocchia, dopo l’Inter tocca al Borussia Monchengladbach: a breve parla Rose con un giocatore.

Domanda per Conte: in tutto questo inizio di anno all’Inter è stata segnalata mancanza di equilibrio. Col Sassuolo si è vista una squadra sia equilibrata sia vincente, anche cambiata in certi atteggiamenti. È entrata in campo bene, anche come ha approcciato la partita è stato diverso al passato, mi riferisco magari alla posizione di Barella. Questo è un punto chiave? È la formula giusta per questo momento del campionato, aspettando gli altri che devono entrare, oppure è stato una tantum e ritorneremo a vedere il trequartista e il pressing molto alto?

Per quello che riguarda l’assetto tattico e i calciatori io continuo a ribadire un discorso molto semplice, che può essere recepito o non recepito. Ci siamo trovati, dopo pochissimo tempo, a dover fare partite ufficiali con calciatori che non hanno finito con l’Inter. Calciatori come Hakimi, come Kolarov, come Vidal. Darmian aveva già giocato con me, così come Arturo da questo punto di vista erano abbastanza rodati. Questi sono un po’ quelli che sono arrivati dal mercato, come ho detto abbiamo dovuto comunque in partite ufficiali mettere giocatori che avevano bisogno di lavorare un bel po’, due o tre settimane insieme facendo partite amichevoli. Invece ci siamo trovati a buttarli nella mischia, chiaramente anche con i rischi del caso. È inevitabile che in tutte le situazioni ci voglia sempre molto equilibrio, però lo trovi anche giocando e capendo situazioni e caratteristiche le situazioni. I calciatori devono capire che ci sono situazioni diverse rispetto al passato, e cercare in partite ufficiali di trovare anche il risultato. A volte ci siamo riusciti, altre volte meno: penso che sia molto chiara la situazione.

Domanda per Ranocchia: si è parlato tanto che con l’Inter non ci sono mezze misure. Perché succede così, mentre su altre squadre la considerazione è diversa?

Perché succeda non lo so, ma è tutto l’ambiente esterno. È sempre stato così da quando sono qui, magari perché negli anni precedenti l’Inter era abituata a vedere trofei alzati e altro. Ora sono passati dieci anni di non vittorie, quindi c’è anche da pensare che va cambiato anche il modo di ragionare di voi esterni. I media attaccano molto la squadra e i giocatori: adesso attaccate Hakimi, ma è un ragazzo giovane venuto in un campionato diverso da quello tedesco. Si deve adattare con la lingua, il modo di vivere e altro, ma è un ragazzo che ha qualità. Ogni giorno caso Hakimi: è sbagliato! Nelle grandi squadre i giocatori non hanno tempo, perché devono far vedere, ma è sbagliato anche il giudizio affrettato delle situazioni. Vanno viste con più calma per quello che sono: la forza di questa squadra è che abbiamo tanti giocatori che possono fare bene. Il campionato è lunghissimo, ci sono tante partite e siamo stati tanto colpiti dal COVID-19. Ci sarà spazio per tutti, la cosa che spero che succeda è che anche la parte dei media sia un pochino più razionale.

Domanda per Conte: c’è una spiegazione per queste difficoltà di Hakimi? Giocare in Germania può essere un’occasione per il suo rilancio?

Non mi piace mai parlare dei singoli, ma penso che dobbiate fare il vostro lavoro. Andate a vedervi quello che ho detto di Hakimi: ha grandi potenzialità, ma deve lavorare tanto soprattutto nella fase difensiva. Non dimentichiamo che in Italia ci sono pressioni, aspettative e richieste molto più alte che se vai a giocare in altri campionati, come può essere quello tedesco e inglese dove c’è più enjoy da questo punto di vista. È un ragazzo che ha potenzialità, deve continuare a lavorare sapendo anche lui che qui in Italia ci sono aspettative e pressioni totalmente diverse rispetto alla Germania.

Domanda per Ranocchia: da chi ha vissuto tante ere diverse di Inter c’è qualche parola per descrivere quella di adesso?

Quello che abbiamo dimostrato l’anno scorso, purtroppo senza portare a casa trofei, e quest’anno con tutte le difficoltà… Dobbiamo analizzare il momento: abbiamo finito il 21 agosto e molti giocatori sono andati in nazionale il 26 o 28 agosto, facendo molte partite fra nazionale e club. È un anno di crescita, un percorso che stiamo facendo: tra mille difficoltà a oggi siamo ancora in corsa per la qualificazione in Champions League, perché si può dire quello che si può dire ma a oggi ce la possiamo ancora giocare e passare il turno. Questo dev’essere il nostro obiettivo per queste ultime due partite di Champions League. In campionato abbiamo fatto tante ottime partite, in alcune siamo mancate ma siamo lassù. All’Inter, quando le cose vanno bene, si cerca di buttarla giù in un modo o nell’altro. Quando le cose vanno male sembra sempre tutto da buttare, invece non è così. Ogni momento va razionalizzato e letto nella giusta maniera: è un percorso, siamo a inizio anno e in corsa per tutti gli obiettivi. Questo è quello che è e deve essere.

Domanda per Conte: prima della partita di andata, l’esordio in Champions League, dicesti che l’Inter doveva essere arbitro del proprio destino. Oggi non lo è per passare il turno: quanta convinzione c’è, realmente, di passare il turno?

Abbiamo iniziato il percorso di Champions League che eravamo arbitri del nostro destino. Oggi, se non lo siamo più, significa che comunque siamo mancati in alcune situazioni. Detto questo l’unico modo per cercare di restare in vita è quello di vincere la partita di domani contro il Borussia. Sappiamo che non sarà semplice, il Borussia ha dimostrato la sua forza. Al tempo stesso per noi può essere un’occasione per dare seguito a un percorso iniziato in Europa, dove spesso e volentieri ti trovi a giocare partite dentro o fuori importanti. C’è l’occasione per testare ancora un’altra volta in più questo tipo di situazioni.

Domanda per Ranocchia: la partita d’andata ve la siete un pochino complicata da soli, con qualche errore individuale. Cosa bisogna portarsi indietro per domani?

La partita di domani dovremmo affrontarla sicuramente come l’ultima partita che abbiamo fatto in campionato: con spirito di gruppo, voglia di portare a casa i tre punti. Sappiamo che affrontiamo una buona squadra, che sta bene e ha buone individualità. Sono fisici, dobbiamo essere coscienti della squadra che affrontiamo ma anche di quello che stiamo costruendo. Abbiamo solo l’obiettivo di vincere, non abbiamo altri risultati domani.

Domanda per Conte: cosa deve fare l’Inter per non sentire troppo la gara col Borussia Monchengladbach, come contro il Real Madrid? Fa parte del processo di crescita?

Sono stati espressi tanti giudizi negativi per la partita col Real Madrid. Ho sentito anche tanta gente che ha parlato di partita dove il Real Madrid ha praticamente fatto quello che ha voluto. Questo dimenticando che, al 30′ del primo tempo, eravamo in dieci contro undici e avevamo subito un rigore dopo quattro minuti: sfido chiunque, dieci contro undici col Real Madrid, a essere bravo a cambiare. Ho detto che sono rimasto soddisfatto della volontà e dell’impegno che ci hanno messo i ragazzi per cinquantacinque minuti, quando erano in undici contro dieci. Al tempo stesso è inevitabile che queste situazioni ce le siamo create noi: dobbiamo essere bravi per far sì che in queste partite non si creino situazioni negative. La partita di domani è contro una buonissima squadra, che sta facendo molto bene in Champions League. Dobbiamo cercare di dare il massimo e uscire dal campo senza rimpianti.

Domanda per Ranocchia: si è letto di questo confronto dopo la sconfitta col Real Madrid, è stato determinante anche per vincere col Sassuolo?

Non so di che confronto si parli, ma il giorno dopo analizziamo sempre la partita come in tutte le gare. Abbiamo fatto le riunioni, dove si analizzano le cose positive e negative: l’abbiamo fatto dopo il Real Madrid e dopo il Sassuolo. Non credo ci siano punti di svolta: abbiamo fatto sia col Real Madrid sia col Sassuolo due ottime partite. Naturalmente la prima è stata molto condizionata dagli episodi, mentre col Sassuolo abbiamo fatto un’ottima prestazione e una bella vittoria. Ci dà del morale per affrontare la partita di domani.

14.01 Ancora un attimo di attesa e poi avrà inizio la conferenza stampa.

13.45 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Antonio Conte e Andrea Ranocchia. Il tecnico e il difensore presenteranno Borussia Monchengladbach-Inter, partita in programma domani alle ore 21 al Borussia Park e valida per la quinta giornata del Gruppo B di Champions League. Durante il pomeriggio parlerà anche Marco Rose, tecnico dei tedeschi. Nell’attesa qui le ultime di formazione.

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