Lista UEFA Inter mai così completa come ora, ma il mercato non aiuta: la situazione aggiornata
La Lista UEFA negli anni è diventata un’attività più che una mera compilazione. L’Inter ne sa qualcosa. Entrano in gioco diversi fattori, compreso il calciomercato. Anzi, soprattutto quello. A più di un mese dalla chiusura della finestra estiva e a meno di due dal debutto in Champions League, la situazione è buona come non mai. Ma gli equilibri potrebbero cambiare a breve
LISTA INCOMPLETA – L’argomento Lista UEFA da qualche anno viene sottovalutato. Vale per l’Inter ma anche per altri grandi club in Italia e all’estero. Nell’ultimo decennio, escludendo le stagioni fallimentari concluse senza piazzamento in Champions League né Europa League, l’Inter non ha mai consegnato una lista completa (25 iscritti più Under-21, ndr). E se prima la causa poteva essere rappresentata dalle limitazioni imposte dal Fair Play Finanziario, come da Settlement Agreement firmato con la UEFA stessa, adesso la situazione è cambiata. La società nerazzurra fatica a completare la lista per scelte errate fatte in sede di mercato. In particolare, a causa della gestione “strategica” del Settore Giovanile, utilizzato per player trading anziché per lanciare talenti in Prima Squadra. Situazione obbligata dal FPF UEFA anche quella, comunque. Ma cosa cambia per l’Inter in vista della consegna della Lista UEFA per la Champions League 2021/22? Scopriamolo.
Inter, tanti “interisti” quanti “italiani” in lista
PRODOTTI DEL VIVAIO – Al momento l’Inter può vantare una lista virtualmente completa nei 25 slot disponibili. Oltre ai 17 posti “liberi”, l’Inter ha in rosa i 4 prodotti del vivaio nerazzurro. I due portieri di riserva, Alex Cordaz (1983) e Andrei Radu (1997). Il jolly difensivo mancino Federico Dimarco (1997). E l’attaccante Andrea Pinamonti (1999). Ovviamente non mancano i 4 prodotti del vivaio italiano, quelli cresciuti e formati in altre società del territorio nazionale. Andando per “titolarità” o comunque certezza di permanenza a Milano, si tratta di Alessandro Bastoni (1999, Atalanta), Nicolò Barella (1997, Cagliari), Matteo Darmian (1989, Milan) e Danilo D’Ambrosio (1988, Fiorentina). In realtà ci sono anche altri “italiani” in rosa, da Andrea Ranocchia (1988, Arezzo) a Stefano Sensi (1995, Cesena), passando per Roberto Gagliardini (1994, Atalanta).
Lista UEFA e mercato, questione di incastri
PROBLEMA MERCATO – La situazione, oggi tranquilla, può capovolgersi causa calciomercato. L’Inter ha messo alla porta sia Radu sia Pinamonti, ma entrambi ancora non hanno trovato la nuova destinazione. Il portiere rumeno oggi riveste il ruolo di dodicesimo dopo aver rifiutato il prestito alla Real Sociedad. Non è da escludere la permanenza a Milano, sebbene l’Inter preferisca vada a giocare per trovare continuità e contestualmente alleggerire il monte ingaggi. Più complicata la situazione dell’attaccante italiano, che per ora è la quarta punta ma l’ingaggio pesantissimo ne rende impossibile la cessione in prestito in una medio-piccola italiana. Pinamonti resta sul mercato e l’obiettivo dell’Inter è riuscirlo a piazzare in qualche modo, forse con più chance di Radu grazie al lavoro non-stop dell’agente (Mino Raiola, ndr). In caso di uscita di uno – se non addirittura entrambi -, l’Inter dovrebbe riorganizzare la sua Lista UEFA alla voce “prodotti del vivaio”. Rischiando di passare da 25 a 23/24 elementi, a meno che non facciano rientro ad Appiano Gentile altri ex Primavera (gli Under-21 possono essere iscritti nella Lista B, ndr). Da ricordare, inoltre, che l’Inter ha alcuni giocatori in esubero (non iscrivibili in nessuna lista) che dovrà piazzare urgentemente sul mercato: priorità alla loro uscita, poi magari agli “interisti”…