Inzaghi è arrivato all’Inter con naturalezza e personalità, non si è semplicemente adattato al suo predecessore ma ha soprattutto imposto il suo gioco. Ecco tutte le differenze con Antonio Conte secondo quanto riportato dal “Corriere dello Sport”.
CHE PARTENZA – Inzaghi si è già preso l’Inter dopo appena due giornate, già da record per lui. Sì, perché mai aveva conquistato in avvio due vittorie di fila, al massimo era arrivato a quattro punti totali nel 2017-18 e nel 2019-20. Altro che intimorito dalla possibilità di sostituire Antonio Conte, Inzaghi non si è solo adeguato al suo predecessore ma ha soprattutto imposto il suo gioco. Secondo il quotidiano romano, resta da capire quale sarà la reazione della squadra alla ripresa del torneo, ma l’obiettivo è solo uno: tre punti contro la Sampdoria senza dimenticarsi del Real Madrid.
LE DIFFERENZE – La scorsa stagione, la svolta decisiva Antonio Conte l’ha trovata nel momento in cui ha pensato più a non subire gol che a farli: in attacco si affidava molto a Lautaro Martinez, Romelu Lukaku e Achraf Hakimi, oltre che al pressing feroce. Simone Inzaghi, invece, nonostante abbia perso 2/3 dei giocatori sopracitati, ha comunque portato a casa lo stesso risultato, ma in maniera diversa: possesso palla non finalizzato ad evitare pericoli ma a crearli.
Fonte: Corriere dello Sport
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