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Inzaghi e le mosse del disastro, in Inter-Empoli l’errore era già a monte!

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Inzaghi ha sbagliato tante mosse durante Inter-Empoli a partire da quelle di formazione. Un disastro che ha portato al clamoroso e fatale scivolone di San Siro

LE MOSSE DEL DISASTRO − Peggior conclusione del girone di andata, l’Inter non poteva aspettarsi. Scivolone clamoroso ieri sera a San Siro per la squadra di Simone Inzaghi, che ha praticamente seppellito quanto fatto vedere di buono e di trionfante mercoledì a Riyad contro il Milan. L’approccio e l’atteggiamento messi in campo sono stati tutto fuorché da grande squadra. L’Inter si è sciolta nella rigidità di un San Siro in festa. E Inzaghi ne è stato uno dei principali artefici. Se le mosse in corso d’opera sono state del tutto discutibili – inserire Bellanova al posto di Correa con Dzeko e Lukaku in panchina – quelle iniziali non sono state da meno. Il tecnico ha voluto cambiare qualche uomo rispetto allo scintillio d’Arabia. Due in particolare: Edin Dzeko e Francesco Acerbi. Peccato però, che questi due risultano oggi i giocatori più imprescindibili e insostituibili della banda nerazzurra.

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Inter-Empoli, c’erano brutti presagi

FLOP − Una mossa quella di Inzaghi assolutamente rivedibile. Soprattutto per i loro rispettivi sostituti. Da un lato il fedelissimo mai pervenuto Joaquin Correa e dall’altro l’irriconoscibile Stefan de Vrij. Uno più disastrato dell’altro. Il Tucu non ha praticamente toccato un pallone facendosi mangiare costantemente dal giovane de Winter e lasciando isolato tra le impervie mura toscane Lautaro Martinez. L’olandese, col groppone del rinnovo sulle spalle, ha giocato praticamente da non giocatore dell’Inter. Svogliato, poco concentrato e macchinoso. Altro che prolungamento…

IMPRESCINDIBILI − Turno di riposo? Anche no! Ad oggi l’Inter non può privarsi in campo di due giocatori così in forma e importanti come Dzeko e Acerbi. Il primo è il vero collante, colui capace di unire i reparti e far giocare bene la squadra. Praticamente no Edin no party. Senza la sua presenza, l’Inter non riesce a tramare gioco e a rendersi pericolosa. La partita di ieri ne è stata la perfetta dimostrazione. Zero tiri in porta per 71′ col bosniaco in panchina. Una traversa con lui in campo da cinque minuti. Per l’Inter è un azzardo farne a meno già per una mezz’ora, pensa per più di un’ora. L’altro imprescindibile è Acerbi. Il bistrattato ex difensore della Lazio – alla cui voce rinnovo non c’è dubbio che tenga – è praticamente il migliore della retroguardia nerazzurra da 3 mesi a questa parte. Sicurezza, leadership, esperienza e tanta tanta concentrazione. Doti un tempo di de Vrij, via via smarriti nell’ultimo anno e mezzo. In un momento così delicato di stagione tra vittorie illuminanti (Napoli e Milan), prestazioni lacunose (Monza, Parma e Verona) e una classifica da risalire, è giusto che vadano in campo sempre i migliori! Inzaghi faccia ammenda.

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