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Inzaghi: «Inter, voluto questo percorso! Domani dubbi, Lukaku e Brozovic bene»

Inzaghi ha appena concluso la conferenza stampa di vigilia di Inter-Porto. Dopo Acerbi (vedi articolo), l’allenatore ha spiegato il valore della partita di domani e aggiornato sulle condizioni di Lukaku e Brozovic.

CONFERENZA INZAGHI – Questa la conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia di Inter-Porto.

Cosa dovrà mettere in campo domani la squadra?

Sappiamo l’importanza che ha questo ottavo di finale. È normale che nel nostro percorso abbiamo fatto partite di questo tipo, mi vengono in mente le due dell’anno scorso con Real Madrid e Liverpool che poi hanno fatto la finale. Quelle di quest’anno con Barcellona e Bayern Monaco sono state molto impegnative, domani dobbiamo fare una partita di testa perché ci saranno momenti di difficoltà e dovremo uscirne di squadra.

Affronti Sérgio Conceiçao, tuo ex compagno.

Domani incontro un gran compagno di squadra, con cui abbiamo condiviso vittorie importanti alla Lazio. Adesso da allenatore sta facendo un grandissimo percorso: ha iniziato in Portogallo, è andato al Nantes e ora è tornato facendo grandissime cose. Gioca un calcio tecnico, con una squadra fortissima che viene da dieci vittorie consecutive con due gol presi. È una squadra tecnica e fisica con giocatori di qualità, come tutte le squadre ha un paio di giocatori in dubbio come possiamo averli noi o qualsiasi altra squadra. Indipendentemente da come gioca Sérgio è stato bravissimo.

Inzaghi, la partita si deciderà domani o al ritorno?

Sono 180′. Domani sappiamo che si gioca in casa nostra, davanti al nostro pubblico vogliamo fare una partita di aggressività e determinazione sapendo che troviamo un avversario forte che contro le squadre italiane negli ultimi anni ha fatto benissimo. Speriamo di invertire la tendenza, ci stiamo preparando in questo giorno e mezzo dalla partita di sabato nel migliore dei modi. Abbiamo ancora l’allenamento di oggi.

Inzaghi e Conceiçao allenatori simili? Lo vede presto in Serie A?

Siamo due allenatori abbastanza giovani, questa è la similitudine. L’ho incontrato a Roma casualmente un anno e mezzo fa e ci siamo salutati, lo rivedo con grande piacere. Poi, per quanto riguarda le scelte professionali, le farà nel migliore dei modi: sta facendo bene nel Porto, la squadra più titolata di Portogallo, saprà lui il meglio per il futuro.

Come arriva l’Inter rispetto alle precedenti esperienze europee?

Sono partite internazionali. Chiaramente un ottavo è diverso da una partita di qualificazione, perché lì sai che sono sei partite mentre qui è andata e ritorno. Dovremo affrontarla nel migliore dei modi, sappiamo la difficoltà oggettiva dell’avversario che è abituato a fare queste partite. Due anni fa, quando ha vinto il Champions League, è riuscito a vincere a Londra contro i futuri campioni d’Europa. Ha pareggiato col Casa Pia in campionato e poi fatto dieci vittorie consecutive: è un avversario di grandissimo valore, però trova un’Inter in salute che vuole giocarsi questo ottavo nel migliore dei modi.

Chi giocherà in attacco? Per risolvere i dubbi.

Ho dei dubbi, non solo in attacco ma a centrocampo e nei quinti. Quotidianamente un allenatore deve scegliere, cerca di fare sempre il meglio per il bene dell’Inter che è la cosa principale.

Inzaghi, chi è favorito?

Nei pronostici non sono bravo. Affrontiamo una squadra di grandissimo valore che rispettiamo molto, che riesce ad arrivare quasi sempre agli ottavi di finale e giocare dei quarti e delle finali. È una squadra fisica con tanta qualità: si dice spesso organizzata a linee strette, ma ha grandissima qualità con un allenatore primo per assist in Champions League, esterni importanti, centrocampo e difesa esperti e un portiere di primo livello. Bisognerà prestare grandissima attenzione.

Al di là delle due partite col Bayern Monaco l’Inter ha sempre tenuto bene il palcoscenico, ma solo col Barcellona ha ottenuto un risultato contro big europee in questi due anni. Cosa può mettere di diverso nel doppio confronto?

Non dimentichiamo che questa squadra non arrivava agli ottavi di Champions League da undici anni. Chiaramente l’anno scorso il doppio confronto col Liverpool è stato una grandissima palestra, con qualche rammarico proprio per l’andata a San Siro. Determinate partite ti fanno crescere in tutte le componenti, domani affrontiamo questo ottavo in grande fiducia rispettando l’avversario, ma sapendo di fare una grande partita davanti al nostro pubblico.

Arrivare ai quarti di Champions League metterebbe un punto fermo nei primi due anni di Inzaghi all’Inter?

Punti non ne devo mettere. Affrontiamo questo ottavo con grandissima fiducia, l’abbiamo conquistato secondo me con un percorso incredibile: sulla carta Barcellona e Bayern Monaco le volevamo tutti evitare, il percorso del Barcellona lo vediamo e sappiamo cos’è il Bayern Monaco. Adesso siamo lì, l’abbiamo voluto con tutte le nostre forze e ce la giocheremo con le nostre chances, che ci sono così come quelle del Porto.

Che Inter dobbiamo aspettarci? Il Porto dà delle difficoltà di interpretazione della partita.

Assolutamente sì. È normale che ci saranno diverse fasi della partita, perché il Porto è una squadra che in determinati momenti ti viene a prendere e in altri aspetta un po’ di più. Così farà anche l’Inter, dobbiamo avere la strategia in testa e i giocatori dovranno capire quando essere più accorti e quando alzare il baricentro.

Dopo un anno e mezzo di Inter cosa chiede Inzaghi alla squadra in questi quattro mesi che restano di stagione?

Il miglioramento continuo. Chiaramente è un lavoro che va avanti nel tempo, quindi si cerca di migliorarsi quotidianamente. I ragazzi mi hanno dato una grandissima dimostrazione sempre: siamo assieme da diciotto mesi e ci siamo tolti grandi soddisfazioni. Dobbiamo crescere ancora ma su questo non ho dubbi: li vedo ogni giorno come si allenano e c’è ambizione in tutte le componenti all’Inter.

Da quando è girata la stagione col Barcellona l’Inter ha sempre imposto le partite. Certe volte però nell’ultima mezz’ora, quando si è un gol in vantaggio, è subentrata la paura: domani come va gestita?

Nella partita di domani ci servirà tantissimo, oltre il cuore, la testa. In partite che si giocano in 180′ è la testa che fa la differenza, perché in partite di questo livello ci saranno difficoltà ma dobbiamo essere bravi a superarle di squadra. Il Porto lavora tutti insieme, nessuno si perde ogni momento di partita. Ci vorrà un grande lavoro di squadra domani sera.

Una delle critiche mosse all’Inter è di non avere giocatori che saltano l’uomo, mentre il Porto ne ha tanti. Può essere un fattore?

Sappiamo che in questa statistica siamo carenti, ma è il nostro modo di giocare. È una caratteristica che stiamo guardando e cerchiamo di lavorare nel migliore dei modi.

Inzaghi, come stanno Lukaku e Brozovic?

Stanno molto bene. Fisicamente stanno recuperando, Brozovic è stato fuori tantissimo a parte la parentesi dei Mondiali e adesso sta rientrando alzando il suo minutaggio. A parer mio contro l’Udinese ha fatto sessantacinque minuti nel migliore dei modi. Lukaku sta lavorando da più tempo, ci sta mettendo grandissimo impegno. Poi, per quanto riguarda Brozovic e Lukaku come altri giocatori, domani si faranno le migliori scelte per l’Inter. I giocatori che non partiranno dall’inizio saranno utili a gara in corso, perché in gare come questi i minuti finali sono quelli che contano di più. La stanchezza delle partite fa liberare spazi.

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