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Inzaghi: «Inter, c’è un errore da non fare domani! Sensi, fastidio superato»

Inzaghi ha appena concluso la conferenza stampa di vigilia di Sampdoria-Inter (vedi articolo). L’allenatore conferma il recupero di Sanchez e Sensi, oltre all’assenza di Bastoni (vedi articolo).

CONFERENZA INZAGHI – Questa la conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia di Sampdoria-Inter.

Come sono andati questi giorni di lavoro a ranghi ridotti? Che Sampdoria si aspetta?

Sicuramente sappiamo che domani incontriamo una squadra importante, che ha qualità, con un allenatore che conosco che dà sempre una grande organizzazione. Si è rinforzata nel mercato, ha fatto un colpo importante con Caputo e sappiamo che sarà una sfida difficile e importante anche se siamo solo all’inizio. Cercheremo di fare una partita da vera Inter.

Domani avrà a disposizione Lautaro Martinez dal 1′? Quanto è difficile scegliere quando c’è tanta concorrenza e i rientri dalle nazionali?

Sicuramente domani per la formazione devo valutare. Devo vedere oggi i quattro sudamericani: non li ho ancora visti, sono arrivati nella notte Vidal e i due argentini mentre Vecino solo stamattina. È normale che parlerò con loro, oggi faremo una sgambata e poi deciderò. Chiaramente questa volta non avrò tantissima abbondanza ma devo capire chi ha recuperato meglio dalle nazionali. Ho un problemino che riguarda Bastoni, tornato affaticato: ieri ha provato ad allenarsi, ha sentito un fastidio e sicuramente non ce l’avremo per domani. Lunedì dovrà fare degli esami più approfonditi ma purtroppo è un’assenza che domani ci condizionerà. Ho tanta scelta in quel ruolo: Kolarov, D’Ambrosio e Dimarco, con tranquillità sceglierò la soluzione migliore.

Avere il Real Madrid fra pochi giorni può condizionare le scelte di Inzaghi? Come sta Sanchez?

Per quanto riguarda il Real Madrid sarà una sfida affascinante, che vivrò coi ragazzi nel migliore dei modi. La mia testa è per la Sampdoria, al Real Madrid penseremo da domani sera. Sanchez negli ultimi giorni si è allenato a pieno regime, è normale che come condizione è ancora indietro ma ho trovato un ragazzo con grandissima disponibilità che vuole mettersi in pari. Viene da un infortunio con brutta ricaduta, il mio augurio è di averlo a disposizione. Sicuramente, se andrà bene la rifinitura, lo convocherò e poi vedremo di partita in partita le condizioni.

Quanto sarebbe importante riiniziare con una vittoria dopo la sosta? Chi è il primo rigorista?

Abbiamo Calhanoglu e Lautaro Martinez che calciano tutti e due molto bene, all’occorrenza abbiamo Dimarco, Sanchez e Correa. Ne abbiamo più di uno, quando si allenano si fermano più volte a provarli. Per quanto riguarda domani purtroppo è una partita che ci condiziona per i tanti nazionali, ma come è capitato a me è capitato a tutti i miei colleghi. Ci sono dei calendari fatti da tempo, cercherò di parlare coi ragazzi e di mandare in campo la miglior formazione possibile.

L’Inter ha diverse partite ravvicinate. Come concetto Inzaghi crede che, al netto degli infortuni, sia già il momento di fare ragionamenti sul turnover?

È normale, solo bisogna ragionare di volta in volta. Domani Bastoni avrebbe giocato: è uno dei pochi che ho avuto, l’Inter è la squadra che ha avuto più minutaggi fra le italiane nelle nazionali. Bastoni aveva fatto solo una partita, purtroppo non si è presentato nel migliore dei modi e domani non ci sarà. Siamo solo all’inizio, però devo ragionare e guardare le loro condizioni. Domani la mia testa è solo ed esclusivamente alla Sampdoria, non alle partite che verranno dopo.

A che punto è l’inserimento di Dumfries?

Per quanto riguarda Dumfries è un grandissimo giocatore, che viene da un altro campionato. Sta imparando piano piano la lingua, è andato in nazionale e ha fatto due partite molto bene. È tornato nel migliore dei modi, ieri si è allenato bene e chiaramente diventerà un giocatore molto importante nell’Inter. Vedremo: abbiamo sette partite in ventuno giorni, sicuramente ci sarà spazio per Dumfries.

È opinione comune che le partite di agosto siano un po’ a sé. In cosa Inzaghi si aspetta un ulteriore salto da parte dell’Inter?

Sicuramente il salto me lo aspetto nel poco tempo che abbiamo di preparare e recuperare le energie. Secondo me importantissime saranno le motivazioni, come dobbiamo averle e sono sicuro che le abbiamo. Così i recuperi saranno più veloci. Sappiamo che le due partite sono state ad agosto, faceva tantissimo caldo però si giocava una volta a settimana e abbiamo avuto tempo per prepararle. Bisognerà essere bravi nei recuperi, nel preparare nel migliore dei modi, sapendo che le motivazioni saranno quelle che a parer mio faranno la differenza.

Quale errore non deve fare l’Inter? Come sta Sensi?

Un errore che non dobbiamo commettere è pensare alla partita dopo, sentendo Real Madrid e Champions League. Sappiamo che andiamo a Genova con la Sampdoria, una squadra intensa che farà di tutto per cercare di darci problemi. Dobbiamo essere focalizzati domani sulla Sampdoria. Sensi è tornato dalla nazionale, il primo giorno ha svolto un lavoro leggero e gli altri due molto bene. Ha superato questo fastidio che l’ha condizionato in nazionale, si sta mettendo nelle migliori condizioni anche lui per mettersi a disposizione per domani.

Sanchez è rimasto a Milano per riprendersi, senza andare in Cile. Che valore gli dà Inzaghi?

È normale che non sia andato in nazionale, perché da quando ci siamo trovati l’8 luglio la prima volta che l’ho visto è stato mercoledì, quando ci siamo ritrovati. Ha fatto quattro allenamenti, però ho trovato un ragazzo molto disponibile. Le qualità di Alexis certamente non le scopro io, il mio augurio è che lui possa stare bene.

Si può pensare all’Inter con tre attaccanti di ruolo in campo?

Io penso che, in determinate partite, sicuramente sarà un’arma in più. È normale che abbiamo delle giocate che i ragazzi avevano già negli anni scorsi, hanno continuato a farle quest’anno. All’occorrenza non vedo perché no, una volta che hai due attaccanti di ruolo, inserire anche uno come Sanchez.

Al 23′ di Inter-Genoa c’è stato un coro della Curva Nord per Inzaghi. È quello il momento in cui si è sentito l’allenatore dell’Inter?

Io penso già da prima di Inter-Genoa, dalla presentazione quando i ragazzi della Curva Nord mi hanno dato il benvenuto prima della conferenza. Per me è stato un segnale importante, poi sono venuti a salutare la squadra qui ad Appiano in ritiro ed è stato un bellissimo incontro. Per tutti gli allenatori deve parlare il campo, ma mi ha fatto molto piacere il tifo nerazzurro come mi ha accolto. Già dall’amichevole a Parma, dove sono potuti venire: sono sempre stati vicini alla squadra, li ho ringraziati a Verona perché a fine primo tempo eravamo in svantaggio e hanno sempre accompagnato la squadra.

Satriano è rimasto all’Inter: è un giocatore che può iniziare dal 1′?

Assolutamente sì. Abbiamo tenuto Satriano perché mi ha dimostrato, dal primo giorno di ritiro, di poter stare in gruppo. È un ragazzo con una forza incredibile, molto volenteroso. È normale che gli altri quattro attaccanti hanno una storia diversa, però Satriano deve essere bravo a lavorare. L’esordio col Genoa se l’è meritato, ora ci sono tante partite e di volta in volta deciderò se e come utilizzarlo.

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