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Inzaghi: «Dopo Dzeko arriva un altro attaccante! Inter, obiettivi ambiziosi»

Inzaghi ha appena concluso la conferenza stampa di vigilia di Inter-Genoa (vedi articolo). Il tecnico, oltre a pensare all’esordio ufficiale, conferma la volontà del club di prendere un altro attaccante e di essere competitivi nella stagione che sta per iniziare.

CONFERENZA INZAGHI – Questa la conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia di Inter-Genoa.

Cosa si prova a essere allenatore dei Campioni d’Italia?

Per me e per i giocatori penso sia normale avere emozione per ritrovare gli spettatori allo stadio dopo un’ora e mezzo. Poi, dopo cinque minuti, l’emozione passerà.

Cosa la incuriosisce di più alla vigilia?

Io penso che domani affronteremo, senz’altro, una gara non semplice con un allenatore che mi ha allenato, molto preparato, che riesce sempre a tirare fuori il meglio dalle squadre che allena. Quello che voglio vedere in campo è quanto abbiamo fatto in questi quarantacinque giorni: i ragazzi si sono allenati molto bene, lo voglio vedere in campo a San Siro dal 1′ al 95′.

Con quale ambizione l’Inter approccia il campionato?

Io penso che gli obiettivi dell’Inter siano sicuramente ambiziosi. A me sicuramente non mi piace fare proclami, però quello che posso dire è che a fare la differenza saranno le motivazioni che avranno i ragazzi. In questi quarantacinque giorni mi hanno dimostrato che hanno fiducia da vendere: sono fiducioso per domani e per la stagione che sta per iniziare.

Inzaghi, vuole rassicurare i tifosi sul fatto che l’Inter venderà cara la pelle?

Io penso che sicuramente noi faremo di tutto, come ho detto prima, per far sì che le cose vadano al meglio. Sappiamo che è una stagione con delle difficoltà, però io sono fiducioso per quello che ho visto in questi quarantacinque giorni. Adesso l’obiettivo nella testa di tutti noi è la partita di domani col Genoa, con la società c’è un bellissimo rapporto e un confronto quotidiano. Sappiamo che a livello di squadra manca qualcosa, però sono contento di quello che abbiamo fatto in entrata. È normale che, con il club che aveva problemi, ci sono state delle cessioni volute come quella di Hakimi. Abbiamo avuto un problema importante come quello di Eriksen e una cessione inaspettata come Lukaku, ma sono arrivati giocatori forti. Dzeko era una mia richiesta, al di là dell’evoluzione di Lukaku, Calhanoglu lo conosciamo bene e Dumfries è un giocatore interessante che avrà bisogno di tempo per ambientarsi. Abbiamo Dimarco, tornato dopo due anni al Verona: sappiamo che sarà un campionato difficile e che andremo su tutti gli stadi d’Italia con lo scudetto sul petto. Cercheremo però di fare del nostro meglio.

Conte ha fatto un grande lavoro l’anno scorso. Quanto stimola Inzaghi questo compito così complicato di rimpiazzarlo?

Dal giorno che ho accettato di venire qui all’Inter sapevo e so che è una sfida molto importante. Come detto i tifosi e l’ambiente stanno andando tutti in un’unica direzione, sono vicini alla squadra. Abbiamo dovuto fare delle cessioni difficili per mettere in sicurezza il club, adesso tutti dobbiamo andare in un’unica direzione. Ci potranno essere delle difficoltà, come sempre, ma è lì che bisogna fare la differenza ed essere uniti. Le motivazioni faranno la differenza.

Che differenza c’è dal passaggio da avversario a giocatore di Dzeko? Come cambia la sua idea di Inter?

Io penso che, come ho detto prima, Dzeko era un giocatore che ho incontrato in questi anni. È un giocatore fra i migliori in circolazione: sono contento di allenarlo, al di là della situazione di Lukaku era stata una mia richiesta specifica alla società. Un giocatore completo, che fa reparto da solo, domani sappiamo che mancheranno Lautaro Martinez e Sanchez. In più arriverà un altro giocatore a completare il reparto, poi ho Pinamonti e Satriano che si sono allenati molto bene in questi quarantacinque giorni. All’occorrenza posso adattare Sensi e Calhanoglu vicino a Dzeko, c’è fiducia per tutta la stagione.

Secondo Inzaghi qual è la squadra da battere?

Io penso che fare delle griglie adesso sia un po’ prematuro. Secondo me ci sono sette squadre, come nell’ultimo campionato, tutte quante attrezzate. In questo momento non mi piace fare griglie e proclami: io dico solo che l’Inter sarà una squadra molto ambiziosa, con motivazioni da vendere. Ho avuto la fortuna di vedere i ragazzi allenarsi in questo mese e mezzo, l’hanno fatto nel migliore dei modi. Fare griglie o proclami mi risulta difficile: lavoreremo e faremo del nostro meglio per difendere quello scudetto che abbiamo sul petto.

Le prime cinque avversarie dell’Inter sono rimaste fuori dalle coppe lo scorso campionato. Quanto è importante fare tanti punti in questo avvio?

Senz’altro sarà importante partire nel migliore dei modi. Abbiamo un calendario discreto, ma già da domani credo che sarà una partita tutt’altro che semplice. Toccherà a noi renderla semplice, so che troveremo una squadra molto organizzata con un ottimo allenatore e giocatori lì da tanto tempo. Faremo di tutto per cominciare nel migliore dei modi, io per primo.

Secondo Inzaghi cos’ha ancora in più l’Inter per difendere il vantaggio con cui ha chiuso a maggio?

Io penso che me l’aspettavo un po’. Dopo Hakimi ed Eriksen aver perso Lukaku è normale che la gente all’esterno veda squadre davanti. Come ho detto all’inizio tutte le sette squadre migliori sono attrezzate e puntano ad arrivare prime. Quello che dobbiamo fare è avere grandissima ambizione e spirito di gruppo, quello che ho visto sul campo fra allenamenti e amichevoli mi rende molto tranquillo. Un allenatore secondo me deve basarsi molto sul lavoro giornaliero, in questa cosa i ragazzi sono stati bravissimi in questi quarantacinque giorni.

Non è un segreto che ormai l’Inter stia cercando un altro elemento per rinforzare l’attacco. Serve uno con caratteristiche come Lukaku o più di palleggio?

In questo momento, per quanto riguarda il mercato, è normale che ci sia un confronto quotidiano. Abbiamo Marotta e Ausilio che sono bravissimi in questo, la mia unica concentrazione è per la partita col Genoa di domani. Poi avremo un paio di giorni tranquilli per pensare anche a questo, ma adesso l’unica cosa che mi preme maggiormente è la partita di domani. Abbiamo un esordio non semplice ma vogliamo fare contenti i nostri tifosi.

Cosa toglie all’Inter e a Inzaghi la partenza di Lukaku?

È stata una partenza inaspettata, non era preventivata. È normale che io, Marotta e Ausilio subito abbiamo cercato di convincerlo, però il ragazzo è stato molto sincero. L’ho apprezzato qui una settimana di allenamenti, ho capito perché è stato così apprezzato all’Inter e così pagato dal Chelsea. È venuto da me e, con molta educazione perché è un ragazzo splendido di princìpi, mi ha detto che il Chelsea era il suo sogno e che la scelta era stata fatta. Assieme ai direttori abbiamo cercato di parlargli un giorno e mezzo, ma una volta che il ragazzo sceglie abbiamo deciso di organizzarci nel migliore dei modi. Adesso è arrivato Dzeko e arriverà un altro giocatore a coprire questa perdita inaspettata che abbiamo avuto dieci giorni fa.

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