Inter, Young si è preso la fascia mancina! Corsa e qualità per Conte
La fascia sinistra del 3-5-2 di Antonio Conte ha finalmente trovato un padrone. Le difficoltà di Cristiano Biraghi, e gli acciacchi di Asamoah (escluso dalla lista Uefa per l’Europa League, QUI i dettagli), rendevano necessario l’inserimento di un personaggio affidabile e credibile in quella zona di campo. Qualità e imprevedibilità per l’Inter 2.0, uscita rinnovata dal mercato invernale.
PENDOLINO – La corsia mancina dell’Inter ha un nuovo proprietario: Si chiama Ashley e di cognome fa Young. L’ex capitano del Manchester United sta convincendo tutti, nonostante l’ultimo periodo inglese non sia stato esattamente indimenticabile. L’esordio, amaro, contro il Cagliari aveva già fatto intravedere le qualità dello stagionato pendolino: corsa, buona tecnica di base e puntualità nel cross. Proposto inizialmente sulla destra, la sua prestazione è apparsa ordinata e precisa, anche se piuttosto scolastica nelle scelte. Sulla fascia opposta, invece, Young ha avuto modo di offrire un saggio delle sue qualità migliori. Come quando giocava da esterno alto nell’Aston Villa, all’alba della sua carriera. Poi progressivamente lo scarso cinismo sotto porta l’ha costretto ad arretrare il proprio raggio d’azione, trasformandolo in un laterale a tutta fascia.
SOLUZIONI – All’Inter serviva come il pane un personaggio in grado di variare le soluzioni offensive, puntando l’uomo e mischiando le alternative. Dal piede di Ashley Young è già partito un cioccolatino, per la testa di Lautaro Martinez. Anche contro l’Udinese, nonostante il gap fisico e di ritmo evidente tra le due squadre, l’inglese ha avuto modo di mettere in difficoltà Stryger Larsen, osso piuttosto duro nell’uno contro uno. Dopo i limiti di Cristiano Biraghi e gli acciacchi di Asamoah, l’Inter sembra aver trovato un esterno credibile. O meglio, un interprete diverso del ruolo, magari in grado di incidere con maggior frequenza negli ultimi sedici metri. Ad Antonio Conte il compito di ammaestrarlo a dovere, magari “forzandolo” a puntare la porta. Ma l’usato sicuro, nelle mani del tecnico salentino, difficilmente tradisce.