Inter-Torino, occhio all’ultima gara dell’anno. No a cali di concentrazione
Inter-Torino chiuderà l’anno dell’Inter. I nerazzurri sono primi in classifica e devono ulteriormente confermarsi. Occhio però alla squadra di Juric
FINE ANNO − Inter-Torino per chiudere in bellezza il 2021. Con una gara di anticipo, i nerazzurri si sono laureati del platonico titolo di campioni d’inverno. Traguardo raggiunto grazie alla trionfante trasferta di Salerno e per le sconfitte casalinghe di Atalanta e Milan. Col Torino, l’Inter è alla ricerca della settima vittoria consecutiva in campionato e dell’undicesimo risultato utile di fila. La gara di San Siro sarà probabilmente la più complicata delle ultime uscite.
AVVERSARIO − Inter-Torino (vedi arbitro) sarà una gara da affrontare con la massima attenzione senza sottovalutare alcun dettaglio. Sono due principalmente i fattori che rendono l’incontro con i granata particolarmente insidioso: l’avversario e il calo di tensione. Il Torino, rispetto alle ultime deludenti stagioni, ha cambiato marcia grazie anche un allenatore molto preparato come Ivan Juric. I granata sono una squadra arcigna e difficile da affrontare che basa sulla resistenza e sulla forza fisica le sue doti migliori. Oltre a giocare a specchio con l’Inter di Inzaghi, il Torino è in grado di tenere i ritmi espressi dai nerazzurri. I vari Pobega, Lukic, Mandragora sono giocatori di grande fisico e gamba contro cui il centrocampo nerazzurro dovrà fare attenzione (senza Nicolò Barella). Bene anche la tenuta difensiva granata (quarta miglior difesa) guidata da un ottimo marcatore come Bremer, già in orbita Inter.
TESTA − Oltre all’avversario, l’Inter dovrà fare i conti contro un ipotetico buio mentale. L’ultima gara pre-vacanza così come la prima post stessa, è sempre una partita insidiosa. Il calo di concentrazione è sempre dietro l’angolo con il meritato riposo quasi in primo piano nella testa di molti calciatori. Qui dovrà essere bravo Inzaghi ad alzare la voce motivando i suoi per un’ultima grande gara. Dunque, occorre testa e gambe perfettamente coordinate anche perché il Torino sa come giocare contro le big. Nonostante le cinque sconfitte contro Napoli, Atalanta, Milan, Juventus e Roma, la squadra di Juric ha tenuto alla grande perdendo soltanto di misura e negli ultimi minuti di gara.