Inter, tanto tuonò che piovve: l’attacco ora è un rebus da risolvere
La situazione in attacco, per l’Inter, era già abbastanza in allarme dopo quanto visto nell’amichevole col Pisa. Ora che all’infortunio di Mehdi Taremi si aggiunge anche quello di Marko Arnautovic, la dirigenza deve intervenire.
ALLARME – L’arrivo in estate di Mehdi Taremi all’Inter non ha portato alla tranquillità sperata in attacco, rispetto a quanto già visto lo scorso anno. Il reparto offensivo è quello che ha mostrato le maggiori lacune e che, in un certo senso, ha portato anche a un’eliminazione anticipata in UEFA Champions League. Per i nerazzurri l’allarme si sta già riproponendo in questo precampionato, come visto anche in occasione del test amichevole contro il Pisa. Di fatto, l’infortunio di Mehdi Taremi ha messo in luce il problema relativo all’avere soltanto due titolari su cui poter fare affidamento, Lautaro Martinez e Marcus Thuram. Portando alla necessità di una quarta punta.
Inter, l’attacco è un rebus: Arnautovic inaffidabile
PROBLEMA FISICO – È vero, l’Inter un quarto attaccante lo avrebbe già in rosa. Il problema? Si tratta di un elemento fisicamente inaffidabile. Marko Arnautovic ha già avuto diversi problemi la scorsa stagione e quest’anno la situazione non sembra essere migliorata. Anzi. È notizia proprio di oggi che l’austriaco soffre di un problema che andrà valutato nei prossimi giorni. Il che lascia Simone Inzaghi, per la prossima amichevole, con il solo Marcus Thuram a disposizione. Oltre all’oggetto misterioso Joaquin Correa, con un piede e mezzo già fuori dalla rosa nerazzurra.
INTERVENTO NECESSARIO – Ecco perché la dirigenza dell’Inter deve intervenire in attacco. Prima con le doverose cessioni (leggasi in questo senso anche quella di Martin Satriano), poi andando a chiudere per un profilo che possa fornire più garanzie tecniche e fisiche rispetto a Marko Arnautovic. Non facile, dal momento che l’obiettivo principale, ovvero Albert Gudmundsson, sembra ormai diretto verso la Fiorentina. Il tempo scorre e il mercato chiuderà tra meno di un mese. Ora serve un intervento della dirigenza.