Inter, lettera minatoria per Conte: ascoltato dagli inquirenti. Un sospetto
Conte ha ricevuto una lettera minatoria recapitata al quartier generale dell’Inter (vedi articolo). Il tecnico nerazzurro è stato ascoltato dagli inquirenti. Di seguito quanto rivelato da “La Stampa”
SOSPETTO – Non ha idea di chi possa avergli inviato la lettera carica di minacce. Non riconosce la scrittura, né il contenuto gli fa venire in mente chi possa aver messo nero su bianco quelle parole piene di odio. L’unico sospetto del tecnico dell’Inter Antonio Conte è che a scrivere sia stato il tifoso di una squadra avversaria, arrabbiato per i buoni risultati dell’Inter in campionato. Lo ha detto ieri ai carabinieri del Nucleo investigativo, nel corso di un ascolto che si è svolto negli uffici della sede del club, in viale Liberazione.
RIFERIMENTI – Chi scrive fa riferimenti espliciti ai familiari dell’allenatore, figlia e genitori compresi, con tanto di nomi e cognomi, e dice a Conte che non sarebbe mai dovuto andare ad allenare l’Inter. Usa un italiano colto, con verbi e punteggiatura al posto giusto, e questo fa pensare a qualcuno con un grado di istruzione medio-alto. Le minacce e gli “avvertimenti” sono al plurale. «Sappiamo dove vivi… Sappiamo chi è tua figlia». Informazioni precise, che connotano una buona conoscenza della vita privata dell’allenatore, ma che non destano grandi preoccupazioni, perché sono reperibili da chiunque sul web.
PISTE BATTUTE – Non c’è alcun riferimento, però, che faccia pensare a gruppi di tifo organizzato o a qualche altra categoria di persone. L’autore non si identifica, non rivendica. E, proprio per questo, la pista più battuta dai carabinieri è che il mittente possa invece essere proprio un tifoso interista, arrabbiato perché l’ex allenatore della Juventus siede oggi sulla panchina nerazzurra. Nella busta c’era anche una cartuccia calibro 8, un pallino di quelli utilizzati per la caccia.
Fonte: La Stampa – Monica Serra