Inter, che mercato sarà nel 2021? Il punto sulla difesa
La sessione di mercato dell’estate 2021 sarà molto importante per l’Inter. Analizziamo quali interventi saranno necessari in difesa.
INTEGRAZIONI – L’ultima sessione di mercato è da poco alle spalle, ma in casa Inter è già tempo di pensare alla prossima. L’organico a disposizione di Antonio Conte non è infatti ancora all’altezza delle ambizioni del tecnico (il primo con la vittoria in testa, nell’ambiente). E non lo è né per qualità, né per quantità. Conte ama lavorare con 15-16 titolari, ma quest’anno – come già lo scorso – spesso si è dovuto accontentare di 13-14. E l’unico vero acquisto in grado di portare un miglioramento è Achraf Hakimi. Un cambio di passo notevole, considerando quanto prodotto dal marocchino (6 gol e 6 assist finora) e il suo contributo alla manovra. Ma troppo poco, per quelli che sono i desideri del tecnico.
PROGRAMMARE – Ma è già tempo di iniziare a pensare al prossimo mercato anche per le contingenze esterne. Perché anche la prossima sessione vedrà le squadre avere poca liquidità a disposizione. E perché ancora non si sa chi saranno i proprietari dell’Inter da qui al prossimo giugno. Motivo per cui Giuseppe Marotta deve iniziare già adesso a programmare i movimenti da finalizzare la prossima estate, onde evitare di farsi trovare impreparato. Muoversi senza una strategia precisa sarebbe estremamente deleterio, e rischierebbe di compromettere definitivamente un progetto che già negli ultimi mesi ha dovuto ridimensionarsi leggermente.
DIFESA – Nella nostra analisi dell’organico dell’Inter partiamo innanzitutto dalla difesa. Un reparto che a inizio stagione non sembrava più il migliore dell’ultima Serie A: solo nelle prime quattro giornate di campionato, ben 7 reti subite. Poi, con il ritorno di Conte all’amato 3-5-2 e ai codici già salvati delle corde dei suoi, anche la retroguardia ne ha beneficiato. Che nelle ultime quattro partite di Serie A ha inanellato altrettanti clean sheet. Milan Skriniar, Stefan de Vrij e Alessandro Bastoni formano una linea a tre ormai consolidata, probabilmente la più affidabile in Italia. Ed è anche relativamente giovane, appena 25,6 anni di media. E infatti i problemi non sono affatto qui.
RICAMBI – Cosa serve alla difesa dell’Inter, quindi? Innanzitutto, delle alternative al livello (quasi) dei titolari. Di fatto, l’unico giocatore di backup è Andrea Ranocchia, ideale per sostituire de Vrij. Per dare fiato invece a Skriniar o Bastoni (4° e 6° tra i giocatori con più minuti in stagione), mancano ricambi veri e propri. L’unica soluzione sarebbe quella di riadattare a difensori centrali degli esterni: Danilo D’Ambrosio o Matteo Darmian a destra, Aleksandar Kolarov a sinistra. Uno stratagemma troppo debole, considerando soprattutto l’importanza che le difese ricoprono nel calcio di Conte, anche in fase di possesso. Quindi, considerando inoltre che il 30 giugno scadranno i contratti di Ranocchia e Kolarov, è necessario rimpolpare l’intera retroguardia, almeno con un ricambio per ciascun titolare.
NUMERO UNO – E poi veniamo all’altro grande tema della retroguardia dell’Inter. Samir Handanovic non garantisce più il rendimento dei giorni migliori, e la cosa non può sorprendere, dato che a luglio compirà 37 anni. Il portiere nerazzurro è tuttavia il capitano, e il suo status non è assolutamente in discussione all’interno dello spogliatoio, e questo gli ha sempre garantito la titolarità finora. Tuttavia è ormai tempo di pensare al ricambio generazionale, concedendo un ultimo anno (contratto in scadenza nel 2022) da secondo. Sostituire lo sloveno sarà tutto tranne che semplice, sebbene l’Inter si stia muovendo da tempo, guardando in Serie A. I primi nomi sul taccuino di Marotta sono quelli di Juan Musso e Alessio Cragno: trattative già in salita, ma è giunta l’ora di scavalcare la vetta (slovena).
Che mercato sarà nel 2021? Il punto sul centrocampo
Che mercato sarà nel 2021? Il punto sull’attacco