Inter, a centrocampo sei di nuovo completa. Priorità all’esterno mancino?
I rientri a pieno regime di Stefano Sensi e Nicolò Barella potrebbero aver risolto momentaneamente il problema in mezzo al campo. Le vere lacune, adesso, sarebbero dirottate sull’esterno, dove Cristiano Biraghi e Kwadwo Asamoah non danno sufficienti garanzie.
PRIORITÀ – La storia è destinata a ripetersi e l’Inter appare costretta a rituffarsi sul mercato alla ricerca di un esterno mancino affidabile. Il mercato invernale ruota attorno a due astri luminosi: un laterale di piede sinistro e un centrocampista di spessore internazionale. Nel mezzo, c’è un Antonio Conte che ha ricevuto dal nuovo anno i regali migliori: Nicolò Barella e Alexis Sanchez sono tornati ad allenarsi in gruppo, mentre Stefano Sensi sta rientrando a pieno regime. Il tecnico leccese è dunque al cospetto di una biforcazione da non sottovalutare, poiché l’arrivo proritario di un centrocampista (Arturo Vidal? Christian Eriksen?) rischia di infiammare la piazza, trascurando tuttavia le reali carenze della rosa.
SVOLTA A SINISTRA – L’Inter è stata costretta a convivere con un’emergenza continua e le lacune di alcuni elementi sono apparse decisamente più marcate nei momenti di difficoltà. Cristiano Biraghi è uno di questi, titolare inamovibile praticamente da metà ottobre. Da quando cioè Kwadwo Asamoah, titolare sulla carta, ha iniziato a lamentare problemi fisici. Detto che Antonio Conte ha sempre lavorato con pendolini di fatica (bypassando la qualità) sulle fasce, c’è da valutare quanta priorità abbia il colpo infiamma-folle rispetto a quello copri-lacune. A livello numerico l’Inter si è mostrata carente anche in mezzo al campo, ma con la prossima competizione europea, in programma tra oltre un mese, l’immediato potrebbe contenere una decisa svolta mancina.