Infantino: “Lavoriamo per rivedere il pubblico, modificheremo i format”
Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha aperto la cerimonia dei Global Soccer Awards in corso a Dubai con un auguro per il prossimo anno e un invito a rivedere i format delle competizioni
UN BILANCIO – Infantino fa un bilancio di un anno difficile: «E’ stato un anno difficile in cui ci siamo resi conto che c’è una cosa più importante, la salute. Non tutti eravamo consapevoli di come tanto dipende da come stiamo, da come stanno i nostri amici e familiari, finché non abbiamo visto che un piccolo virus è stato capace di mettere in ginocchio il mondo intero. Ora dobbiamo prendere precauzioni e dobbiamo ringraziare tutte quelle persone che hanno lavorato per salvare le nostre vite, dobbiamo pensare a tutte le persone che hanno sofferto, ma proprio quest’anno il calcio può comunicare un messaggio di solidarietà e speranza».
IL PUBBLICO – Infantino spera di poter rivedere presto il pubblico negli stadi: «Tutti dobbiamo credere di nuovo che il mondo possa tornare alla normalità, che possiamo tornare a sperare e il calcio sta dando speranza. Stiamo giocando in stadi vuoti, ma ci sono milioni di spettatori che guardano le partite e possono sperare di tornare alla normalità. Tutti lavoreremo per ripotare gli spettatori negli stadi perché questo è il cuore di quello che facciamo. Nella FIFA abbiam creato un pacchetto di sostegno per aiutare non soltanto i giocatori, ma il gioco in tutto il mondo, i dilettanti, le donne, per aiutare il calcio a restare vivo nelle sue radici».
I FORMAT – Infantino vuole rivedere i format delle competizioni: «Quest’anno ci ha dato la possibilità di riflettere sul futuro del calcio, dobbiamo cominciare a riconsiderare il modo in cui lo abbiamo considerato fino ad ora, rivedere le nostre competizioni proprio in questo modo. Forse dobbiamo ripensare ai format delle competizioni e dobbiamo vedere come trovare un bilanciamento migliore tra nazionali e club, tra campionati e coppe, tra competizioni lunghe e corte. Dobbiamo ridurre i viaggi per preservare la salute. Dobbiamo considerare tutto questo e lo dico con grande apertura mettendo in dubbio anche tutto quello che come FIFA abbiamo detto e fatto negli ultimi 40 anni».