Handanovic: “Io capitano Inter, i compagni sono contenti! Il soprannome…”
Handanovic è l’ospite di “Unboxing” su “Inter TV”. Il portiere e capitano nerazzurro ha risposto ad alcune domande in base all’oggetto trovato nelle varie scatole
LE PASSIONI – Samir Handanovic apre la prima scatola e trova il libro dei 110 anni di storia dell’Inter: «A me piace leggere, questa passione nasce da quando ero un po’ più giovane ed ero da solo a Udine o a Rimini. Quando leggi un bel libro poi ti viene voglia di leggerne altri. Mi interessavano quelli sportivi e di psicologia, poi ho cominciato a leggere un po’ di tutto. Mi piacevano Vladimir Nabokov, Charles Bukowski e Fedor Dostoevskij. Il mio libro preferito è “La difesa di Luzin” di Nabokov, parla di uno scacchista che si innamora di una donna e ha illusioni quando dorme. Collegato con un’altra mia passione, gli scacchi».
RUOLO – Handanovic trova la maschera di Batman nella seconda scatola: «Questa maschera mi ricorda il nickname di Roberto Scarpini che mi ha dato in un derby. Difendere la porta dell’Inter è sempre un orgoglio e un privilegio innanzitutto. Per me significa tanto, è il sogno anche di tanti bambini. Io sono un privilegiato, non penso di essere un eroe ma una persona normale. Il ruolo del portiere è cambiato molto da quando ho iniziato io, ha sempre più importanza e sei sempre più dentro il gioco. Oggi devi sapere tante più cose e farne più di prima, sono cambiate le regole e i palloni sono più veloci. Non vanno sempre dritti. Devi saper giocare con i piedi, il nostro ruolo si è un po’ evoluto e si evolverà ancora di più. Avranno sempre più importanza. Il portiere è sempre da solo, come uno sportivo individuale. Quando sbagli c’è la rete che ferma la palla, non c’è nessuno che ti può aiutare. La devi pensare così. La parata più bella? Nel derby dell’anno scorso (Milan-Inter 0-0 dell’aprile 2018, ndr). Hakan Calhanoglu ha calciato una punizione che poi non ha toccato nessuno e mi è rimbalzata un metro davanti. Parata a sinistra di livello molto difficile».
CAPITANO – Handanovic trova poi la fascia di capitano: «Per me significa tanto, è un orgoglio essere capitano dell’Inter. Penso anche che soprattutto i miei compagni sono contenti, non basta che sono contento io. Questo significa che non sono un portatore di fascia ma un capitano, questo per me significa».
CUCINA – Anche un cappello da cuoco per Handanovic: «Quando l’ho visto ho pensato a Giulio, il cuoco dell’Inter, che è molto bravo. Gli faccio i complimenti. In cucina qualche volta aiuto mia moglie, mi piace mangiare bene come a tutti. Se cucino bene? Bisognerebbe chiedere a mia moglie ma quando facciamo il pesce sono io che cucino, questo posso dire. Cucina italiana? Mi piace di tutto, se devo scegliere una cosa che vado a mangiare almeno una volta ogni due settimane è la pizza. La pizza marinara per me è il top. Gelato? Mi piace molto, lo mangio una volta a settimana. Quando posso, in estate, quasi ogni giorno. A Milano ci sono gelaterie molto buone, ogni volta che arriva qualche mio amico lo porto a mangiare il gelato e tutti rimangono molto sorpresi. Gusti preferiti? Pistacchio, nocciola e cioccolato fondente».
FUTURO? NO, PRESENTE – Infine Handanovic risponde alla domanda sul suo futuro dopo il calcio: «Come mi vedo nel futuro? Non penso tanto al futuro così in avanti. Mi piace il presente, adesso gioco a calcio e poi vedremo. Sicuramente qualcosa con lo sport, voglio rimanere nell’ambito sportivo e nel calcio. A me piace il campo. Futuro immediato? Oggi c’è un allenamento da fare, questo per me è importante. Io sono appassionato di calcio, per me è importante vivere il momento adesso. Non faccio programmi per i prossimi tre o quattro anni».