Samir Handanovic, portiere e capitano dell’Inter, ha rilasciato un’intervista al canale ufficiale YouTube della Lega Serie A: la sfida contro il Parma, la fascia, le sue parate più belle e le sue passioni i temi trattati
ORIGINI – Di seguito le parole di Samir Handanovic, a partire dalle sue origini calcistiche: «La mia passione per il ruolo del portiere è nata per mio cugino, di sei anni più grande. Sono andato a vedere le sue partite e la passione nasce da lì, guardando lui. Il portiere non deve avere paura, deve avere all’inizio come bambino un pizzico di follia. Tuffarsi e prendere pallonate non è da tutti!».
ITALIANO D’ADOZIONE – Handanovic, uno sloveno che si sente ormai italiano: «Come sloveno mi sono rimaste secondo me serietà e cultura del lavoro. Come italiano quando penso da solo penso in italiano. Arrivare in Serie A all’Udinese era un sogno, all’inizio quando non sai bene la lingua e ti approcci con una realtà diversa trovi un po’ di difficoltà. La mia fortuna era che Udine e Lubiana sono molto vicine, sono 170 km. Potevo andare un giorno e mezzo a casa e certe cose le dimenticavi e ti passavano».
CALCIO COME SCACCHI – Il calcio come gli scacchi? Tante analogie secondo il portiere dell’Inter: «La mia passione per gli scacchi nasce dalla mia famiglia, dove c’è competizione in tutto. Capisci che devi pensare quattro o cinque mosse, continuando a giocare capisci sempre qualcosa di nuovo. Non ti stanchi mai degli scacchi. Gioco anche a tempo, quindi pensare veloce. Per me il vero scopo è che è una forma di allenamento. Anche nel calcio trovo molte cose degli scacchi: dove vuoi attaccare, strategie, dove vuoi scoprire e difendere. Ci sono molte similitudini».
TOP 3 PARATE – Ecco i migliori interventi secondo Handanovic: «Se devo scegliere tre parate? Dico una in campionato in Inter-Bologna (2-2 nel 2013-2014, ndr), tiro respinto e poi attacco in avanti contro Robert Acquafresca. Come bellezza di parata Palermo-Inter, parata su Fabrizio Miccoli (1-0 nel 2012-2013, ndr). Un’altra nel derby dell’anno scorso (Milan-Inter 0-0 dell’aprile 2018, ndr): punizione laterale di Hakan Calhanoglu, tutti hanno lisciato la palla e parata a sinistra molto difficile».
CAPITANO – Parole da capitano per Handanovic: «Indossare la fascia di capitano dell’Inter è un onore e una grande responsabilità. Per prima cosa devi essere un esempio per tutti e prendere decisioni magari poco carine nei confronti di qualche giocatore. Ed essere giusto, che è la cosa più difficile».
INTER-PARMA – Infine, un commento sulla partita di domani contro i ducali: «Inter-Parma? L’Inter quando gioca in casa è sempre favorita, però le esperienze degli anni passati insegnano che quando ci si aspettava che fosse tutto facile si è perso. Quindi vediamo se ci hanno insegnato qualcosa. Il Parma ha cambiato poco la squadra rispetto all’anno scorso, il gioco loro è sempre lo stesso con tre attaccanti veloci davanti e ripartenze. Più o meno in Serie A sai che tipo di gioco fanno le squadre, poi però in campo possono essere diverse».
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