Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha concesso un’intervista a “Sky Sport” in cui, nell’anniversario della storica Italia-Germania 4-3 del 1970, ha parlato anche di temi riguardanti il calcio di oggi
LA RIPARTENZA – Gravina ritiene che sia di buon auspicio il fatto che il calcio italiano riparta proprio in un anniversario importante per la sua storia: «Qualche giorno fa abbiamo iniziato la prima partita dalla ripartenza con la semifinale coincisa con il famoso 12 di giugno, data in cui avremmo dovuto assistere a Italia-Turchia. Oggi è una giornata importante, assegniamo il primo titolo con la speranza che questo meraviglioso ricordo della partita del secolo possa essere di buon auspicio per tutto il calcio italiano. E’ bella questa coincidenza perché credo sia molto bello pensare di vivere con passione l’evento di questa sera e l’assegnazione del primo titolo post-Covid».
IL LAVORO DI MANCINI – Gravina sostiene che Roberto Mancini possa fare un lavoro paragonabile a quello di Valcareggi a quei tempi: «Mi piace questo segno del destino. L’auspicio è che si possa ripetere con Mancini quell’esperienza del ’68. Ci manca tantissimo, non perché manchi alla nostra bacheca un trofeo, ma perché manca una spinta al nostro entusiasmo. Conquistare un altro trofeo così bello a seguito della politica dei giovani e del grande lavoro di Mancini con il suo staff credo sarebbe un risultato straordinario».
LE GELOSIE DEL CALCIO – Gravina parla dei conflitti fuori e dentro il mondo del calcio: «Qualunque settore della nostra vita contiene emozioni e passioni che possono generare simpatie, invidie e gelosie. Sappiamo molto bene che il mondo del calcio è un mondo che a livello di comunicazione e valorizzazione coinvolge tante passioni, tantissimi protagonisti e interessi e tutto questo genera motivi di criticità e tensoni. Il calcio sta acquistando maturità e responsabilità mettendo al centro anche il cuore pulsante del nostro movimento, i tifosi».
GLI ULTIMI DUBBI – Gravina parla degli ultimi dubbi sulla quarantena in vista della ripresa del campionato: «Io ritengo straordinario il risultato ottenuto col Comitato tecnico-scientifico. La quarantena soft non significa eliminare la quarantena, ma guidarla e controllarla. Io sono convinto che avendo ottenuto la condivisione del massimo organismo scientifico il provvedimento dovrebbe essere veloce. Ce lo auguriamo e auspichiamo, siamo convinti che se rispettiamo la volontà e soprattutto non ci abbandoniamo a dei conflitti interpersonali, sono convinto che si possa trovare una soluzione».
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