Gravina: “Riforma dei campionati, ma non riducendo le squadre! Play-off…”
Gravina, presidente della FIGC e candidato per il prossimo quadriennio, è intervenuto in collegamento con “Monday Night” su Sportitalia. Rispetto al suo intervento di stamattina in radio (vedi articolo) ha parlato di come vuole fare la riforma dei campionati.
RICONFERMA – Gabriele Gravina in serata ha avuto l’appoggio di Lega Serie A, Lega B e Lega Pro per la sua rielezione da presidente della FIGC: «Questa è la prima volta dove le tre leghe professionistiche designano un candidato presidente. Sono contento che sia arrivato anche il consenso dell’AIC, mi auguro a breve anche quello degli allenatori. Il calcio ha dimostrato grande compattezza, in un momento difficile. Non dobbiamo arrenderci, perché con questa compattezza credo che il calcio può avere ancora un’evoluzione positiva nel prossimo futuro. Il calcio italiano non ha mai avuto la logica della distribuzione francescana della distribuzione delle risorse fra tutte le componenti. Dobbiamo iniziare a cercarla, con una riprogrammazione del format dei nostri campionati».
RIAPRIRE – Gravina parla della questione stadi: «Noi riapriremo, mi auguro, quando la pandemia ce lo permetterà e quando il Governo italiano concederà ad altri settori dell’economia trattamento di pari dignità. Non chiediamo corsie privilegiate, noi siamo alla pari degli altri e vogliamo lo stesso trattamento. Ma non vogliamo essere penalizzati. Col Governo ho un grande rapporto di collaborazione, non facciamo fughe in avanti. Certo, i tifosi ci mancano e faremo di tutto per averli nel più breve tempo possibile».
FORMAT – Gravina è contro una Serie A a meno di venti squadre: «Personalmente non sono molto favorevole alla riduzione del numero di squadre. Dobbiamo cambiare la struttura dei campionati: questo vale per il mondo professionistico ma anche dilettantistico. Dobbiamo fare in modo che tutti siano in un’alta marea generalizzata. Capisco la logica, io la ritengo abbastanza miope, di ridurre le squadre perché la porzione della torta possa essere maggiore per tutti. Non è una logica che possiamo vivere nel mondo del calcio, mi auguro che possa esserci a breve una nuova formula dei campionati che permetta comunque di ottimizzare meglio le risorse e contenere il più possibile i costi. Abbiamo un rapporto tra costo del lavoro e ricavi che oscilla attorno all’80%».
RIMODULAZIONE – Gravina si sofferma sui play-off: «Se credo in qualcosa cerco di portarlo fino in fondo. Credo nella formula di play-off e play-out, modalità che tiene vivo il campionato con una fase finale straordinaria, come abbiamo visto in Champions League. C’è migliore interesse, un prodotto che si vende meglio. Nasce maggiore interesse, rispetto alla monotonia di un campionato che conosciamo da tempo. Play-off sì, ma a me sta a cuore la riformulazione dei campionati».