Gravina: «Eriksen dramma sfiorato. Faremo protocollo per i calciatori»
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato del dramma sfiorato a causa del malore occorso a Christian Eriksen e l’organizzazione di corsi di primo soccorso.
DRAMMA SFIORATO – Queste le parole in collegamento ai microfoni di “Sky Sport 24” di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, sul malore di Christian Eriksen (QUI le ultime sul danese) e l’organizzazione di corsi di primo soccorso. «Sì, è così. Abbiamo vissuto insieme quell’attimo di dramma sfiorato, quella tragedia sfiorata, quell’attimo in cui il cui il cuore di Eriksen si è fermato. E credo che il cuore di chi ama questo sport, di chi è molto legato al rispetto della vita umana, credo che ha avuto un blocco psicologico oltre che i nostri cuori si sono fermati insieme a quello di Eriksen e poi abbiamo ripreso insieme. Ecco, nel riprendere insieme dobbiamo dare una risposta anche noi. Ho apprezzato molto quello che ha fatto Kjaer, credo che lo abbiamo fatto un po’ tutti, lo hanno elogiato i medici, che hanno ritenuto quell’intervento determinante per salvare la vita di Eriksen».
STRUTTURE SCIENTIFICHE – Gravina ha proseguito. «E quindi credo che sia giusto mettere a disposizione le nostre strutture scientifiche e i nostri medici affinché tutti gli atleti in campo, i tecnici, gli addetti ai lavori possano avere una conoscenza di un elementare, di un qualcosa che bisogna fare in momenti così drammatici nella speranza che si possano verificare sempre più raramente, ma comunque noi dobbiamo, a prescindere da quelli che possono essere le ricerche legate alla scienza, all’approfondimento legato alle tecnologie nel ricercare le cause di queste malattie, se ci sono le origini di questi eventi così drammatici».
PROTOCOLLO – Gravina sui fattori della conosceva e della formazione. «Ecco, noi abbiamo l’obbligo, il dovere di incentivare quest’altro fattore che è il fattore della conoscenza e della formazione di tutti coloro che sono in quel momento in campo. E quindi inizieremo prestissimo la nostra commissione medico-federale, presieduta dal Prof. Zeppini, sta già lavorando. Faremo una sorta di protocollo e metteremo a disposizione di tutte le società professionistiche – lo ribadisco ancora una volta – e dilettantistiche una disponibilità di formazione che noi comunque renderemo obbligatoria all’interno delle licenze nazionali».