Genoa-Inter, oggi l’esito dei tamponi di Skriniar e Young. Ansia Hakimi
Genoa-Inter, in programma domani ore 18, chiuderà la prima settimana di impegni ravvicinati per la squadra di Antonio Conte. Il tecnico è ancora sotto il fuoco dell’emergenza e attende l’esito degli ultimi tamponi. Milan Skriniar ed Ashley Young sono due grossi punti interrogativi. Ma occorre maggior chiarezza anche sulle condizioni di Achraf Hakimi
DUBBI – Il coronavirus continua a tormentare Antonio Conte e le sue scelte di formazione. Anche per Genoa-Inter, il tecnico sarà costretto a rinunciare a diversi interpreti (non solo causa COVID-19), mentre attende l’esito dei nuovi test molecolari sui tesserati. Il primo di questi è Achraf Hakimi, risultato positivo a poche ore dalla sfida di Champions League contro il Borussia Monchengladbach. Il club nerazzurro sperava in una falsa positività del marocchino, ma per ora non è stata fatta chiarezza e si attendono i risultati di un nuovo test svolto nelle ore successive alla partita. A quello di Hakimi ha fatto seguito un ulteriore giro di tamponi per tutti gli altri tesserati, preoccupati dallo stretto contatto con l’ex Borussia Dortmund fino a poco prima dell’esito shock.
RECUPERI – In ogni caso, in vista di Genoa-Inter, i sicuri assenti sono Roberto Gagliardini e Ionut Andrei Radu, ancora positivi dopo l’ultimo test. In più, si attendono novità da Ashley Young e Milan Skriniar. Il primo è risultato positivo all’ultimo tampone, pur avendo ormai scollinato i dieci giorni di quarantena. Per quanto riguarda Skriniar, la situazione è ancor più delicata e lo slovacco resta in patria, al momento, in attesa di negativizzarsi. (QUI maggiori dettagli). Entrambi si sono sottoposti ad un nuovo test nelle ultime ore e attendono con ansia i risultati. Tuttavia, i tempi stretti impediranno in ogni caso ai due tesserati di partire per Genova. Più probabile, dunque, che riescano ad essere a disposizione per il match di Champions League con lo Shakhtar Donetsk. Ma gli scenari sono in continua evoluzione ed è molto difficile ragionare oltre le prossime 24 ore.