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Frattesi studia da Barella ma lavora per Inzaghi: Inter con variante

Frattesi inizia a farsi conoscere e a far parlare di sé prima ancora di diventare un punto fermo della nuova Inter di Inzaghi. La versione 2.0 di Barella scala le gerarchie in maglia azzurra e promette di replicare con quella nerazzurra. Lo status di titolare è ancora tutto da conquistare

TALENTO (INTER)NAZIONALE – La doppietta di Davide Frattesi contro l’Ucraina a San Siro, con la maglia della Nazionale Italiana del CT Luciano Spalletti, conferma tre nozioni finora solo teoriche. In primo luogo, che l’Inter ci ha visto bene e ha fatto altrettanto bene a non temporeggiare ulteriormente prima di portare il classe ’99 azzurro ad Appiano Gentile. Il Sassuolo sarà anche bottega cara ma Frattesi è un centrocampista moderno che vale la spesa prevista. E varrà sempre di più. In secondo luogo, che si può costruire una squadra partendo dai nomi anziché dai ruoli. Non è l’Inter né l’Italia che devono riorganizzarsi per trovare spazio a una mezzala come Frattesi, bensì Frattesi che si mette a completa disposizione per fare ciò che serve. E non è scontato, dato che sempre più spesso si sente parlare di “calciatore fuori ruolo” per giustificare le brutte prestazioni in campo. Il 24enne romano, invece, gioca come gli chiedono e dove serve, facendo sempre del suo meglio in entrambe le fasi di gioco. Suo marchio di fabbrica.

Frattesi tra Barella e Inzaghi in maglia Inter

COPPIA CHE NON SCOPPIA – Non c’è due senza tre nelle conferme. In terzo e ultimo luogo, che avere un doppione in rosa non è mai un limite ma una risorsa. Frattesi è l’alter ego di Nicolò Barella ma non a tal punto da fargli da riserva a vita in panchina. Studiare sul modello di Barella serve a migliorare ancora, lavorare per convincere Simone Inzaghi a dargli subito fiducia dal 1′ è fondamentale per giocare ed essere protagonista in maglia Inter. Frattesi inizia da mezzala destra vice-Barella ma finirà per togliere l’etichetta di “vice” dal suo CV aggiornato. A “rischiare” il posto a centrocampo adesso è il 34enne Henrikh Mkhitaryan ma solo per una questione anagrafica e di gestione delle energie. Insostituibile ma non a tal punto da togliere spazio ai giovani in una stagione infinita e ricca di partite. Destra o sinistra poco importa, deciderà Inzaghi chi “snaturare” definitivamente riadattando l’Inter ai suoi profili migliori: nel 3-5-2 inzaghiano c’è spazio sia per Barella sia per Frattesi. L’Italia di Spalletti aiuta ma l’Inter di Inzaghi può trarne tutti i vantaggi.

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