Esposito e non solo: l’Inter ha pronte le sue contropartite per il mercato
Il mercato dell’Inter – come quello di quasi tutte le società di calcio in periodo di Coronavirus – dovrà essere molto oculato e, per certi versi, ‘fantasioso’. Un aiuto potrebbe arrivare dai migliori giovani nerazzurri, tra cui Sebastiano Esposito, Lorenzo Pirola e Michele Di Gregorio. Ma non solo.
CONTROPARTITE TECNICHE – In un mercato con ben poco denaro contante a disposizione per poter comprare i giocatori, anche in casa Inter bisognerà trovare delle soluzioni ‘creative’ per rinforzare la rosa a disposizione di Simone Inzaghi. Una risorsa che la società nerazzurra può vantare, come dimostrato anche in passato (vedi Zaniolo), sono i propri giovani da inserire come pedine di scambio per chiudere determinate trattative. Tra queste, sicuramente tre delle più interessanti arrivano dai prestiti in Serie B. Tre nomi su tutti: l’attaccante Sebastiano Esposito, per metà stagione nella rosa del Venezia promosso in massima serie, Lorenzo Pirola e Michele Di Gregorio. Questi due hanno militato al Monza e sono due ottimi prospetti per quanto riguarda la difesa e la porta.
ALTRI JOLLY – Altri nomi per l’Inter potrebbero invece essere quelli di Federico Dimarco ed Eddie Salcedo. Il primo ha disputato una stagione ad alti livelli all’Hellas Verona ed è un giocatore che interessa molto al suo ex tecnico Ivan Juric, ora sulla panchina del Torino. Resta comunque molto quotata una sua permanenza all’Inter (vedi articolo). L’attaccante, invece, non ha messo insieme grandissimi numeri in termini realizzativi, ma resta comunque un giocatore con ampi margini di crescita. Come non parlare poi di Lucien Agoumé, che ha faticato nei primi tempi del suo prestito allo Spezia, salvo poi mostrare le sue qualità. Insomma, le società che in Italia vorrebbero puntare su questi giocatori non mancano. Sono loro la possibile risorsa dell’Inter per riuscire ad arrivare a dei giocatori interessanti, senza dover appesantire ulteriormente le casse della società. Ora è tutto nelle mani di Marotta e Ausilio.