Eriksen: «Pressione sempre positiva per me! Negli ultimi 6 mesi all’Inter…»
Eriksen ha parlato della sua crescita come calciatore nell’ultimo decennio e del suo cambiamento all’Inter. Il centrocampista nerazzurro è stato intervistato dal settimanale danese Tipsbladet, soffermandosi sulla stagione vincente appena terminata come stimolo per gli Europei
ASPETTATIVE − Christian Eriksen ha parlato di come su di lui la pressione non sia mai mancata: «Negli ultimi anni ho sentito che le aspettative su di me erano alte. Da tutte le parti. Sotto Age Hareide (ex CT della Nazionale Danese, ndr) spesso ero io a decidere le partite. E questo significava anche che c’era ancora più attenzione su di me. Non devo fare nulla in più per essere in grado di gestire la pressione, la concentrazione e le aspettative, né mi sento di nascondermi. Invece, mi fa stare più sulle spine e mi fa sentire più in palla».
CRESCITA − Eriksen ha poi parlato della sua evoluzione nell’ultimo decennio: «Dieci anni fa ho capito che non avevo bisogno degli occhi di nessuno posati su di me. Ma sono cresciuto nel corso della mia carriera e così anche le aspettative della gente su di me. Dà solo una spinta in più che le aspettative siano alte e che gli occhi siano puntati su di me. In qualche modo ho lavorato per assicurarmi che guardassero me, quindi ora vedo la pressione come qualcosa di positivo».
EVOLUZIONE ALL’INTER − Qualche battuta anche sulla esperienza nel club nerazzurro, totalmente cambiata nel giro di alcuni mesi. Il commento di Eriksen: «Probabilmente c’è una grande differenza nel modo in cui io sia adesso rispetto a sei mesi fa. Prima restavo seduto in panchina e giocavo molto meno rispetto all’inizio della mia carriera. È stato un grande contrasto per me. E ho cercato di imparare da esso, senza cambiare me stesso».
CONVINZIONE − Per Eriksen, la vittoria con l’Inter è qualcosa che da motivazione per Euro 2020: «Significa molto andare agli Europei con un campionato vinto. Dà fiducia e dà la convinzione in più che tutto è possibile. Questa forza è necessaria per arrivare fino alla fine. È bello se le persone si concentrano un po’ su di noi e pensano che possiamo andare lontano. Gli avversari devono essere preoccupati di incontrarci».
Fonte: Tipsbladet