Dumfries-Inter, Pastoor (suo ex tecnico): «Farà bene, è veloce. Un leader»
Alex Pastoor, allenatore che fece esordire Denzel Dumfries, ha parlato del terzino destro olandese, nuovo acquisto dell’Inter.
POTENZIALITÀ – Queste le parole di Alex Pastoor, allenatore che fece esordire Denzel Dumfries, terzino destro appena arrivato all’Inter dal PSV Eindhoven. Farà benissimo, è un leader e si adatta alla grande. È veloce e si migliora continuamente – si legge su “SportMediaset.it” -. È un terzino destro con incredibili potenzialità atletiche, ha un’accelerazione impressionante fino ai 40-50 metri e non molla mai un centimetro. Se cominci a guardare una partita dal 60’, non capisci se la sua squadra è in vantaggio o meno: lui sta comunque dando il 100%. È una persona gentile e simpatica e atticamente è molto intelligente: può giocare sia in una difesa a quattro, che in una a cinque».
CENTROCAMPO INTER – Dumfries nel centrocampo a cinque di Simone Inzaghi. «Anche. Ha ottime qualità offensive e grandi capacità difensive e sa adattarsi a ogni situazione. Negli ultimi due anni ha lavorato moltissimo sui cross e sugli assist e le due reti a Euro 2020 dimostrano che la sua accelerazione può essere utile anche sotto porta…».
RINGRAZIAMENTO – Pastoor sul ringraziamento pubblico a lui per averlo fatto esordire allo Sparta Rotterdam da parte di Dumfries dopo un gol. «Denzel è stato molto gentile, ma ha fatto tutto da solo. Noi allenatori possiamo solo mettere i giovani nelle condizioni di rendere al meglio e di migliorarsi, poi tocca a loro».
ROTAZIONI – Pastoor sul motivo per cui decise di inserirlo nelle rotazioni. «In realtà fu estremamente semplice, viste le sue qualità: giocava bene da centrale ma gli proposi di fare il terzino viste le doti atletiche. Anzi, andai sùbito dalla dirigenza e consigliai di proporgli un’estensione del contratto. Mi chiesero il motivo, dal momento che non era nemmeno un titolare e io gli risposi: ‘Quando lo diventerà, non accetterà più un rinnovo simile’».
CAMBIAMENTI – Pastoor sui cambiamenti di Dumfries. «Ha avuto un miglioramento impressionante, ogni cinque partite era un giocatore di livello superiore. Ha un’ottima leadership e si fa ben volere da tutti. È da esempio per i compagni e dentro lo spogliatoio ha fatto passi da gigante“.
CONTATTI – Pastoor sui contatti ancora in corso con Dumfries. «Certamente, spesso ci sentiamo per messaggio e spero presto di venire a Milano a vederlo dal vivo con l’Inter. D’altronde dopo l’esordio a fine stagione, l’anno successivo è diventato titolare inamovibile e siamo stati promossi in Eredivisie vincendo il campionato. Il gruppo è rimasto lo stesso e ci siamo anche salvati, poi è andato all’Heerenveen».
ADDIO – Pastoor sull’addio di Dumfries al PSV Eindhoven per andare all’Inter. «È una nuova esperienza, all’estero e in un paese con lingua e cultura diverso. Lui però sa adattarsi e ha impressionanti capacità di apprendimento, impara in fretta. Una delle sue doti migliori è quella di fissare degli obiettivi e fare di tutto per raggiungerli. Sbaglierà come sbagliano i giovani e i meno giovani, ma non si fa mai scoraggiare e usa gli errori per perfezionarsi».
UMILTÀ – Pastoor sull’umiltà di Dumfries. «Sì, unita all’ambizione. Avendo origini di Aruba, da minorenne giocò dei match non ufficiali con la nazionale caraibica, mettendo però in chiaro che puntava alla maglia dell’Olanda. Lui giocava ancora in un club amatoriale e per quelle frasi lo prendevano in giro, poi…».
BEL COLPO – Infine Pastoor. «Se l’Inter ha fatto un bel colpo? Senza alcun minimo dubbio».
Fonte: SportMediaset.it – Matteo Nava