Di Gregorio: «Inter? Prima la Serie A con il Monza! Il dopo Handanovic…»
Di Gregorio, giovane portiere cresciuto all’Inter e oggi in prestito al Monza, in un’intervista rilasciata su TuttoSport dice di pensare alla promozione in Serie A, poi manda un messaggio ai nerazzurri.
IN SERIE A – Di Gregorio pensa solo alla promozione nella massima serie italiana con il Monza: «Promozione in Serie A? Le aspettative sono alte. Il blasone di questa società le impone e anche quello che è stato fatto lo scorso anno mette ulteriormente pressione. La classifica rispecchia un campionato molto combattuto e siamo dieci squadre dentro sei punti, è tutto ancora aperto ed è anche sinonimo di un campionato molto difficile. Serie A con Inter o Monza? Qui mi trovo benissimo. Il gruppo è incredibile, disposto al sacrificio. Conquistare la massima serie qui sarebbe un grandissimo traguardo storico. Prima andiamo in Serie A con il Monza, poi vediamo il da farsi anche se la formula del mio trasferimento parla chiaro (prestito con obbligo di riscatto, ndr)».
LA CRESCITA – Di Gregorio parla della sua crescita dopo il settore giovanile: «Il settore giovanile dell’Inter mi ha lasciato qualcosa sia a livello tecnico he umano. Il percorso è quello giusto, passando da Renate dove mi sono accorto che il calcio professionistico è una cosa diversa dal settore giovanile. Stima di Ausilio e Galliani? Sono due dirigenti molto importanti e questo mi rende orgoglioso. La fiducia è qualcosa che mi spinge a dare sempre di più. L’Inter me lo ha dimostrato tenendo sempre il mio cartellino di sua proprietà, il Monza mettendo una formula importante».
DOPO HANDANOVIC – Di Gregorio conclude dicendo la sua riguardo chi prenderà il posto di Handanovic: «Io e Radu siamo stati compagni di squadra all’Inter e abbiamo tutt’ora un ottimo rapporto. Ad Avellino e al Genoa ha dimostrato di avere grandi qualità. Però va detta una cosa: prendere l’eredità di un campione come Handanovic non sarà facile per nessuno, che sia Radu, Onana, Di Gregorio o altri. Perché non c’è solo la parte tecnica, dove uno può essere più o meno forte, ma c’è un discorso anche psicologico che non è per nulla facile perché quando difendi i pali dell’Inter devi essere sempre al top ogni partita».
Fonte: TuttoSport – Pietro Mazzara