Covid e Nazionali, ma era davvero necessario? Anche l’Inter in allarme
La pausa per le nazionali in periodo di piena pandemia di Covid-19 ha lasciato tutti i tifosi e gli allenatori con il fiato sospeso. Puntualmente, alcuni dei giocatori coinvolti hanno contratto il virus. Lasciando anche l’Inter in allarme (vedi articolo).
DAVVERO NECESSARIO? – In un momento in cui la pandemia di Covid-19 continua a colpire il mondo senza tregua, anche il calcio non è esente. In casa Inter sono stati diversi i casi nelle scorse settimane, anche per i giocatori, tra cui Danilo D’Ambrosio, Samir Handanovic, Stefan de Vrij e Matias Vecino. Gli ultimi tre, fortunatamente, tornati già negativi nelle ultime ore. Proprio alla luce di questo, resta ancora da capire la folle decisione della UEFA (e non solo) di confermare le partite nazionali per le qualificazione al Mondiale 2022 in Qatar. Una decisione differente (e più sensata) è stata presa dalla CONMEBOL, la federazione Sudamericana, che ha rinviato le partite nazionali, permettendo alla maggior parte dei giocatori di restare nei club di appartenenza (vedi articolo).
FIATO SOSPESO – E infatti il Covid-19 non ha risparmiato alcuni giocatori partiti per giocare con le rispettive nazionali. Nelle ultime ore, infatti, è stata confermata la positività al virus per Leonardo Bonucci (vedi articolo) e Merih Demiral (vedi articolo) della Juventus. Anche in casa Inter si resta con il fiato sospeso, specialmente per i tre italiani Alessandro Bastoni (sebbene abbia già superato il Covid a ottobre), Stefano Sensi e Nicolò Barella. Tenendo conto anche delle defezioni già presenti in rosa in vista della sfida contro il Bologna. Insomma, c’era veramente bisogno di questa sosta per le nazionali?