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Conte: “Polemiche? Ultimo dei problemi, Inter vuole vincere! Su Vecino…”

Conte – protagonista in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Atalanta, diciannovesima giornata del Campionato Italiano di Serie A 2019/20 – risponde alle domande sul difficile impegno che chiuderà il girone di andata contro i nerazzurri dell’ex Gasperini. Non mancano l’argomento mercato e polemiche, prontamente rispediti al mittente. Ecco il contenuto ripreso in diretta da Inter-News.it

Cosa significherebbe superare anche l’ostacolo Atalanta?
Sicuramente sarebbe importante perché stiamo parlando di una squadra forte, in questo momento quella più in forma del campionato. Stanno facendo molto bene, continuano a crescere. L’Atalanta è molto più forte rispetto all’anno scorso. Per noi è un test impegnativo. Gasperini sta facendo un grandissimo lavoro, stanno aumentando la qualità della rosa negli anni e continuano a migliorare sull’idea, sui dettagli. Stanno facendo un percorso di crescita importante con lo stesso allenatore, che è un grande lavoratore. Complimenti a Gasperini. Vedere giocare l’Atalanta così è un bello.

Sei d’accordo con l’opinione di Guardiola sull’Atalanta?
Vediamo che tipo di gara uscirà domani. Ci stiamo preparando e anche l’Atalanta lo starà facendo bene.

Che ti aspetti dal punto di vista tattico avendo lo stesso modulo?
Mi aspetto una partita molto intensa, anche fisica. Sarà giocata a intensità importanti da ambedue le squadre. Per noi sicuramente è un bel test contro una squadra che oggi è molto molto difficile da affrontare e giocarci contro. Noi dobbiamo essere contenti del nostro percorso. Stiamo lavorando su un discorso di intensità e pressione per tutta la partita, l’Atalanta lo fa già da anni con Gasperini. Mi aspetto una gara bella intensa.

Uomini contati anche domani, ormai ci sei abituato…
Skriniar e Barella sono squalificati per somma di ammonizioni. Vecino, vediamo, perché non è successo niente di particolare, non lo escluderei come fatto da qualcuno oggi…

Dovessi scegliere, prenderesti Vidal o Eriksen a gennaio?
Non parlo di mercato e di altri giocatori, perché non è giusto parlare di altri giocatori. Non voglio essere scortese, ma da qui fino a fine mercato parlerà solo il club, non il sottoscritto.

Essere Campione d’Inverno è solo simbolico o c’è una valenza particolare?
Sinceramente ha poca valenza, perché alla fine vince chi taglia prima il traguardo, non chi è avanti a metà corsa. Come già detto, noi dobbiamo vincere domani e non sarà facile perché l’Atalanta ci vorrà rubare l’idea. Dobbiamo cercare di fare una grande gara, chiedere tantissimo a noi stessi, cercare di andare al di là delle nostre potenzialità. La gara di domani ci metterà alla prova, ma ben vengano questo tipo di sfide. Sarà l’ultima del girone di andata, dopo aver affrontato tutti potremo fare un bilancio con i calciatori per vedere a che punto siamo e dove possiamo migliorare, facendo un’attenta analisi.

A Napoli si è polemizzato sul modo di giocare dell’Inter…
Non penso sia il caso di parlare di cose che… Va bene così, giusto che ognuno faccia il proprio lavoro e veda il calcio come vede. Noi andiamo avanti per la nostra strada, cercando di lavorare per dare soddisfazioni ai nostri tifosi. Il resto lo lasciamo agli altri. Ci sono tantissimi problemi da risolvere, questo di dare adito agli altri è l’ultimo (sorride, ndr).

Si affrontano migliore attacco contro migliore difesa, qual è più importante a fine stagione?
L’Atalanta è il miglior attacco, noi siamo il terzo migliore attacco, ma la Lazio ha fatto un gol più di noi. Potremmo essere il secondo. Noi siamo la miglior difesa e abbiamo il terzo miglior attacco, che potrebbe essere il secondo con un gol. Dipende come vuoi mettere la situazione. A parlare è facile davanti alla televisione (ride, ndr). Partiamo dal presupposto che per vincere la partita bisogna fare gol, quindi la fase offensiva dev’essere importante, soprattutto se sei una grande squadra e devi vincere le partite. L’equilibrio diventa fondamentale perché possono esserci squadre che fanno moltissimi gol ma per farli ne subiscono altrettanti, quindi diventa più difficile. Chi vince incassa meno gol, ma non ho mai visto vincere scudetti a squadre con l’attacco a metà classifica.

Serve più tempo per ridurre il gap con la Juventus rispetto alle altre squadre?
Resto fermo alle valutazioni fatte a inizio anno, poi può succedere che durante l’anno ci siano vicissitudini che portano a non esprimere totalmente l’intero valore della rosa. A parte l’Inter, tutte le altre hanno aggiunto e non sostituito. Quando fai questo, di solito il gap dovrebbe aumentare ancora di più nei nostri confronti, invece noi stiamo facendo qualcosa di positivo. I nuovi si sono integrati bene e chi c’era prima sta crescendo. Si è creato un buon feeling e stiamo “sopperendo” a questo gap iniziale. Le grandi squadre si fanno con il tempo, nessuno qui ha la bacchetta magica e sogna di arrivare cambiando tutto dall’oggi al domani. Mi auguro di avere tempo e pazienza per fare questo per l’Inter.

In questa Inter c’è un giocatore riconosciuto come leader dal resto dell gruppo come Ibrahimovic al Milan?
Colgo l’occasione per dare il bentornato a un grandissimo campione. Ibrahimovic sa benissimo che c’è stato un momento per convincerlo di venire al Chelsea, ma era in fase di recupero e non se l’è sentita (sorride, ndr). Ibrahimovic è una persona che stimo tantissimo, è un ragazzo forte che può dare tantissimo a livello di personalità. Viene da un’infanzia in cui nessuno gli ha regalato niente, è cresciuto da solo e può dare tanto al Milan, responsabilizzando tutto l’ambiente. Trovare calciatori in squadra che possano “portare” il tuo verbo è importante per un allenatore. Avere ragazzi con personalità e senso di appartenenza che trasferiscano valori al resto del gruppo. Quando un allenatore trova questi calciatori, gran parte del lavoro viene accelerato. All’Inter c’è un gruppetto di ragazzi che sta crescendo in tutto, si stanno capendo alcune cose diventando forti dentro e fuori dal campo. In questo alcuni stanno crescendo e lo stanno facendo a livello di personalità.

Godin è tranquillo e sereno dopo le voci sulla possibile partenza?
Il mese di mercato è sempre un po’ particolare, però al tempo stesso bisogna essere intelligenti e capire che ci possono essere tantissime voci che si possono rincorrere l’una con l’altra. Bisogna capire e dare il giusto peso a tutte le voci. Sicuramente per noi allenatori questo è un mese un po’ difficile per gestire alcune situazioni, a volte escono anche notizie non vere. Ti ritrovi a preparare una partita facendo fronte a nomi di trattative non vere. Ma il calcio è anche questo e bisogna far fronte a ciò, essendo intelligenti per lavorare senza disperdere energie in questi rumor.

In tutte le tue esperienze quando hai sentito la consapevolezza che potesse farti pensare di arrivare fino in fondo e vincere?
Durante l’anno, soprattutto nella seconda parte della stagione, quando continui a vedere una crescita esponenziale da parte di tutti quanti e al tempo stesso la concorrenza inizia ad avere battute d’arresto. Mi è sempre capitato nella seconda parte di stagione, da allenatore della Juventus e del Chelsea, ma anche in Serie B vincendo i campionati con Siena e Bari. Anche con la Nazionale Italiana stessa, durante il percorso abbiamo visto la nostra crescita rispetto agli altri. Lì capisci che puoi affondare il colpo e devi essere bravo ad affondarlo insieme ai calciatori.

Termina qui la conferenza stampa di Antonio Conte alla vigilia di Inter-Atalanta di Serie A (vedi articolo LIVE).

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