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Conte: “Inter-Milan più difficile ma vale 3 punti. Su Eriksen e Handanovic…”

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Conte – protagonista in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Milan, ventitreesima giornata del Campionato Italiano di Serie A 2019/20 – risponde alle domande sul Derby di Milano e sull’ambientamento di Eriksen in Italia. Scena muta (per ora) sulle condizioni di Handanovic. Ecco il contenuto ripreso in diretta da Inter-News.it

C’è differenza rispetto al derby di andata?
All’andata eravamo a inizio campionato, nessuno sapeva che tipo di cammino si sarebbe prospettato per entrambe. Il Milan all’andata aveva un altro allenatore in panchina. C’era Giampaolo, ora c’è Pioli. I derby sono sempre partite molto sentite, stracittadine. Il Derby di Milano è molto importante, ma dovremo concentrarci sulla partita e soprattutto sui punti, perché vincerlo significa tre punti.

Tutti questi impegni fanno capire che questo è il momento per fare un altro passo di crescita?
Sicuramente iniziamo una serie di partite importanti, che potranno dire molto di più. Alla fine di questo ciclo sapremo molto di più sul nostro percorso.

Come sta Handanovic?
Per i discorsi medici ci sarà un referto da parte del medico, non mi piace parlare degli infortunati. Sarà il medico a entrare nello specifico con le sue competenze.

Difficile gestire un derby con così tanti punti di distacco a favore?
Sicuramente. Il Milan vale molto molto di più dei punti che ha in classifica ora, perché è un’ottima squadra che ha aggiunto un campione come Ibrahimovic che ha portato esperienza, consapevolezza dei propri mezzi e fiducia. Secondo me il Milan vale molto ma molto di più dei suoi punti.

Possibile cambiare modulo per Eriksen?
Eriksen è un calciatore che è arrivato all’Inter e che siamo contenti di essere riusciti a prenderlo. Ha determinate caratteristiche, se l’abbiamo preso è perché sappiamo che può entrare nella nostra idea di gioco. Cercheremo di lavorare con lui ed è molto importante farlo sia dal punto di vista offensivo sia difensivo, perché entra in un mondo tutto nuovo. Ricordiamo che in Italia c’è molto più tatticismo e gli allenatori chiedono molto di più rispetto all’estero, dove gli allenatori non sono molto fissati su alcune situazioni tattiche. Eriksen deve avere del tempo per abituarsi.

In questa partita un nemico in più per l’Inter può essere la pressione?
Sappiamo di affrontare un ciclo di partite in questo momento importante contro squadre forti. Quindi il Milan è una di queste. Il derby nasconde sicuramente delle insidie a cui fare grande attenzione. Come ripeto spesso, noi abbiamo il nostro percorso da fare, al di là di chi ci sta davanti e dietro. Dobbiamo cerare di crescere di partita in partita, guardando a noi stessi. Dopo questo ciclo di partite e questa serie di impegni avremo idee più chiare sul nostro percorso. L’importante è che continuiamo a costruire quello che stiamo facendo nella giusta maniera e intensità. Questo ci deve interessare di più.

Cosa serve per vincere una partita simile e cosa ti dà farlo?
Alla fine è la squadra che vince il derby, inevitabile che debba essere brava a esaltare le caratteristiche dei singoli. Chi ha il colpo deve metterlo a segno, ma parto dal presupposto che noi siamo una squadra che non si affida al singolo, la cui qualità viene esaltata dal gioco di squadra. Sarà una partita difficile contro un’ottima squadra in una stracittadina.

Il Derby di Milano è il più emozionante che ti è capitato?
Sinceramente per me ogni singola partita porta emozioni forti. Al di là che sia il derby o una partita normale. Siamo concentrati sul fatto che dobbiamo giocare una partita che vale tre punti. Il derby aumenta le difficoltà perché c’è volontà di primeggiare in città. Così è stata all’andata a Milano, così a Londra e Torino. In qualsiasi parte in cui vado è così, ma per me la partita ha valore nei tre punti, che sono importanti per noi e per il Milan, che vorrà cercare di farli per cambiare un po’ le carte in tavola.

Ti dà fastidio che domani ci sia Ibrahimovic come avversario?
Penso sia giusto che nelle partite importanti tutti i migliori calciatori siano a disposizione perché ne usufruisce lo spettacolo. Stiamo parlando sicuramente di un campione che ha portato carisma, esperienza e professionalità al Milan. Tantissimo rispetto per Ibrahimovic, che ha giocato nell’Inter e nel Milan, quindi avrà emozioni abbastanza forti. Mi auguro di trovare sempre i migliori contro, sicuramente.

C’è un motivo per cui l’Inter ha fatto mercato di riparazione in Premier League?
Ho avuto una grande esperienza in Inghilterra e penso sia un grande campionato. Ci sono i calciatori più forti e, volendo migliorare la squadra, c’è stata la possibilità di prendere giocatori dalla Premier League. Siamo stati fortunati nel prendere Moses, Young ed Eriksen per migliorare la squadra. Si stanno integrando molto bene nella nostra squadra per migliorarla. La nostra è stata una scelta tecnica, anche perché sono già abituati a certe intensità.

Di quanto tempo ha bisogno Eriksen?
Spero non tanto (sorride, ndr). Lo vogliamo presto al meglio. Ha già giocato contro Fiorentina e Udinese, ma ha bisogno di apprendere tutto. Deve capire cosa voglio io da lui nelle due fasi di gioco, ma è un ragazzo molto intelligente. Capisce il gioco e cosa gli chiedo, sono molto contento di averlo con noi.

Termina qui la conferenza stampa di Antonio Conte alla vigilia del Derby di Milano Inter-Milan di Serie A (vedi articolo LIVE).

Pubblicato da
Andrea Turano

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