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Conte: “Inter, Eriksen gran colpo! Devo decidere tra 2 punte. Brozovic…”

Conte – protagonista in conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Inter, ventiduesima giornata del Campionato Italiano di Serie A 2019/20 – risponde alle domande sul mercato di gennaio appena terminato e sulla sfida di domani a Udine. L’acquisto di Eriksen viene esaltato per l’importanza. Ecco il contenuto ripreso in diretta da Inter-News.it

Come sta la squadra in vista di Udine dopo questi impegni ravvicinati?
Bene, bene. C’è sicuramente la soddisfazione di aver raggiunto la semifinale di Coppa Italia nonostante le difficoltà affrontate il giorno prima per allestire la formazione. Ci siamo allenati bene e la squadra è pronta per affrontare l’Udinese.

Qual è il bilancio sul mercato fatto?
Siamo contenti che è finito il mercato (ride, ndr). Me lo avete chiesto fin dal primo giorno e vi ho spiegato benissimo cosa sarebbe successo. Se vendevamo sarebbero entrati giocatori, anche in prestito. Così è stato. Politano è stato ceduto ed è arrivato Eriksen. Due sono andati via in prestito (Dimarco e Lazaro, ndr) così sono arrivato Young e Moses in prestito. Sono stato molto onesto e sincero con voi. Questo è accaduto. Sono stato buon profeta perché lo sapevo.

Come hai trovato Eriksen in questi giorni e cosa ti aspetti da lui?
Eriksen stava giocando poco con il Tottenham, faceva degli spezzoni di gara, però tutto sommato dal punto di vista fisico l’ho trovato in discreta condizione. Ieri ha fatto il terzo allenamento, oggi il quarto. Sta sicuramente entrando nell’idea di calcio che vogliamo proporre. Io e il mio staff tecnico abbiamo parlato molto con lui per fargli capire cosa vogliamo e cosa deve fare sia con sia senza palla. Eriksen è un calciatore che recepisce subito. Siamo contenti di averlo con noi. Si aggiunge a un reparto di centrocampo con buone caratteristiche.

Eriksen può diventare un numero 10 come Zidane?
No, hanno caratteristiche totalmente diverse. Eriksen ha qualità, visione di gioco, può fare gol ed essere rifinitore. Zidane aveva altre caratteristiche, sono centrocampisti diversi.

Con Lautaro Martinez squalificato, quanto diventano importanti Sanchez ed Esposito?
Uno dei due deve giocare. Giocherà chi reputo dia più garanzie. Ho fiducia nel fatto che possano fare bene. Sicuramente l’assenza di Lautaro Martinez è importante per noi e per cosa sta facendo, anche per come si è integrato con Lukaku. Anche perché dovendo giocare sempre insieme hanno affinato l’intesa. Però c’è questa squalifica e c’è l’opportunità per chi ha giocato di meno, per Esposito o Sanchez eventualmente, di sfruttare l’occasione.

L’Inter è attrezzata per arrivare in fondo in tutte le competizioni o manca qualcosa?
Il tempo lo dimostrerà. Secondo me dobbiamo parlare di chi c’è. Sono contento di allenare questo gruppo di calciatori che sono prima di tutto uomini. Mi è dispiaciuto per chi è andato via, perché Lazaro, Dimarco e Politano hanno dimostrato grande senso di appartenenza e professionalità. E anche al resto del gruppo dispiacerà. Sono arrivati tre nuovi calciatori che si stanno integrando bene. Arrivano da un campionato diverso e hanno anche bisogno un po’ di conoscere bene la lingua. Dobbiamo essere bravi ad aggregarli velocemente perché è importante star bene tra di noi. Quando crei qualcosa all’interno riesci a superare difficoltà che arrivano dall’esterno

Per i tre nuovi arrivati dalla Premier League il fatto di aver visto il suo Chelsea è stato un elemento in più di seguirla all’Inter?
Nel primo hanno ho vinto la Premier League e nel secondo la FA Cup, due trofei in due anni non è una passeggiata in Inghilterra per il tipo di allenatori e calciatori che ci sono. Basti pensare che Klopp al quarto anno ancora non ha vinto nulla con il Liverpool e anche Guardiola nel primo anno non ha vinto nulla. Questo fa capire che è stato fatto qualcosa di importante lì. Sono contento che Young, Moses ed Eriksen abbiano deciso di venire qui. Eriksen è stato un gran colpo per la società perché era nelle condizioni di scegliere e ci ha scelto. Questo deve darci motivo di soddisfazione e orgoglio perché significa che l’Inter viene vista in maniera giusta all’esterno. Ognuno di noi sta contribuendo affinché la figura dell’Inter continui ad avere questo lustro come in passato. Abbiamo iniziato un percorso e bisogna avere pazienza, però questo inizio di percorso sicuramente ha dato segnali positivi all’esterno. Non era scontato che un giocatore in scadenza di contratto del calibro di Eriksen decidesse di venire all’Inter.

Ti aspettavi la Juventus così impreparata in alcune partite e la Lazio così preparata?
Parlare delle altre squadre mi interessa zero assoluto. Lo dico da inizio anno, noi dobbiamo guardare assolutamente e solamente a noi stessi per progredire giorno per giorno. Sono contento di lavorare all’Inter ed di quello che stiamo facendo. E la gente sta apprezzando il lavoro che stiamo facendo. Quando la gente ci ringrazia significa che stai lasciando una traccia, capiscono la passione e la dedizione che ci stiamo mettendo per portare l’Inter dove merita. Per questo sono molto contento. Guardiamo solo a noi stessi senza invidia e senza fare paragoni. L’unico modo per crescere è lavorare.

Sta per arrivare un altro mini-ciclo, cosa bisogna fare per superarlo al meglio?
La cosa da fare è sicuramente incrociare le dita affinché non ci siano infortuni. Quello che è successo nei primi cinque mesi l’avete visto tutti. Purtroppo ci sono stati infortuni che hanno costretto alcuni giocatori a giocare sistematicamente ogni tre giorni. Mi auguro di poter essere un po’ più sereno nelle scelte e nel fare le rotazioni, potendo far riposare qualcuno e far giocare qualcun altro, cosa che in passato non è potuta succedere.

Come sta Brozovic?
Brozovic ieri ha fatto il primo allenamento con il gruppo e si allenerà anche oggi. Verrà con noi a Udine. Sicuramente faremo delle valutazioni, ma tenendo conto che si è allenato per la prima volta solo ieri.

Che partita ti aspetti contro l’Udinese?
Mi aspetto una partita bella tosta che ci impegnerà tanto. L’Udinese anche all’andata ci ha creato difficoltà perché è una squadra fisica con buone qualità e buoni giocatori. Sarà una partita impegnativa, ma come lo sono tutte in Italia.

Termina qui la conferenza stampa di Antonio Conte alla vigilia di Udinese-Inter di Serie A (vedi articolo LIVE)

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