Conte, Inter e la difesa a quattro. Risponde lui: “Il tempo…”
Conte nell’ultima partita dell’Inter contro il Ludogorets ha provato il 4-3-1-2. Si è quindi “staccato” per qualche minuto dalla difesa a 3 vista per tutta la sua esperienza in nerazzurro. Oggi però il tecnico è stato chiaro
CAMBIAMENTI – Antonio Conte nel corso della sua carriera ha spesso iniziato con un modulo la sua stagione per poi cambiare. Alla Juventus ha iniziato con il 4-2-4 passando al 4-3-3 e soprattutto al “famoso” 3-5-2. Anche al Chelsea la sua idea iniziale di 3-5-2 si è presto trasformata in un più funzionale 3-4-3 viste le caratteristiche di derminati giocatori come Eden Hazard.
ANCHE ALL’INTER? – Con l’arrivo di Christian Eriksen all’Inter il “problema” del cambio modulo si è posto. Indipendentemente dal ruolo del danese, nelle ultime partite i nerazzurri hanno dimostrato qualche problema in più, con gli avversari che spesso si sono schierati a specchio per mettere in difficoltà la squadra di Conte. Lo stesso farà infatti domani la Sampdoria guidata da Claudio Ranieri (QUI le ultime sulla probabile formazione).
PROVA – In molti hanno quindi chiesto al tecnico nerazzurro di cambiare sistema di gioco e passare al 3-4-1-2 oppure al 4-3-1-2 tanto caro al primo Roberto Mancini. Le speranze di chi vuole un cambiamento – complici anche i problemi di Diego Godin e Milan Skriniar nell’interpretare la difesa a 3 – sono aumentate quando giovedì contro il Ludogorets al 72′ Nicolò Barella ha sostituito Victor Moses e l’Inter è passata dal 3-5-2 al 4-3-1-2 che vediamo nella foto sotto.
TITOLARI – Visto il turnover contro il Ludogorets vediamo quale sarebbe invece uno schieramento tipo con il rombo e l’Inter titolare.
RISPOSTA – Conte però oggi in conferenza stampa è stato chiaro (QUI tutte le sue dichiarazioni). A domanda precisa ha così risposto a chi chiede di cambiare: «Non lo so, dipende dalle garanzie che il cambiamento di sistema può dare. Magari in alcune partite, dove c’è più facilità e la possibilità eventualmente di iniziare a provare qualcosa di diverso. Però non dimenticate che le cose vanno provate e riprovate, in fase offensiva e difensiva. C’è bisogno di avere determinati equilibri, e quindi vedremo se avremo il tempo necessario per attuare eventualmente qualche situazione nuova».