Conte e quel 23 che scappa ogni volta che l’Inter sembra pronta a programmare
Conte sta spremendo l’Inter per ottenere il massimo ma non è una scelta quanto una necessità. La rosa nerazzurra continua a essere limitata numericamente e ciò complica i piani anche a fine stagione
FORFAIT VIDAL – La notizia dell’operazione di Arturo Vidal (vedi comunicato) è un fulmine a ciel sereno in casa nerazzurra. E non c’entrano le condizioni del centrocampista cileno, apparso in difficoltà nell’ultima uscita e per questo costretto al forfait. Infatti era stato lo stesso Antonio Conte a evidenziare la sofferenza di Vidal, che si è dovuto fermare prima di provare a stringere i denti contro l’Atalanta. Non è servito. La speranza ora è quella di riavere il numero 22 al meglio nel giro di un mese e mezzo. Il tempo necessario per recuperare, iniziare a lavorare in gruppo e tornare in campo senza rischi. La beffa per Conte è perdere un altro giocatore proprio quando la rosa dell’Inter era finalmente al completo. Una condizione fondamentale per poter programmare al meglio il finale di stagione, facendo buon uso delle rotazioni. Anche perché i giocatori in diffida prima o poi prenderanno quell’ultimo cartellino giallo che porterà alla squalifica.
MALEDETTO 21 – Come analizzato proprio qualche giorno fa (vedi focus), Conte in questa stagione per motivi diversi non ha mai avuto l’Inter completa prima delle “convocazioni” di Inter-Atalanta. Ed ecco che anche in Torino-Inter ci sarà almeno un indisponibile, in questo caso Vidal. La lista dell’Inter verrà completata dal terzo portiere, l’ex di turno Daniele Padelli, non avendo altri giocatori di movimento da portare in trasferta. Nulla di particolarmente grave, se non fosse che molti degli attuali panchinari non danno grosse garanzie. A partire dall’affaticato Aleksandar Kolarov, dal mai utilizzato Matias Vecino e dal fantasmico Stefano Sensi, che ora dovranno farsi trovare pronti. Perché Conte può utilizzare cinque cambi durante la partita, ma in panchina oggi fatica a trovare cinque ricambi all’altezza dei titolari. Avere 21 giocatori di movimento (sani…) più i 2 portieri obbligatori torna a essere un miraggio, almeno per un mesetto. Peccato.