Calhanoglu: «Iniziato da portiere, il mio sogno parte così! Tre leggende Inter»

Calhanoglu è il nono protagonista del format Footsteps, dove i giocatori dell’Inter raccontano gli inizi della propria carriera. Su Recast, il centrocampista ora impegnato con la Turchia spiega come ha cominciato a giocare.
ALTRO RUOLO – Hakan Calhanoglu racconta come ha avuto inizio la sua carriera: «Prima ero un portiere. Mio padre era allenatore, poi lui ha visto che da dietro stavo facendo benissimo: io calciavo la palla sempre in avanti forte, in una partita successiva ha provato a farmi giocare in campo e ho fatto benissimo. Il mio sogno è iniziato così, era grandissimo».
LA RINCORSA – Calhanoglu usa tre parole per descriversi: «Umiltà, sacrificio e coraggio. Però l’importante è fare le cose bene, seguire quello che ti hanno detto: io l’ho sfruttato sempre e lavorato sempre. Il mio posto preferito da bambino? Era un campo piccolo, vicino a casa mia. Il gol migliore? Ad Amburgo contro il Borussia Dortmund, questo rimane per sempre. È stato bellissimo, eravamo 2-0 avanti ed era l’89’: ho visto il portiere e mi sono detto di provare a tirare, ho calciato benissimo. Una leggenda dell’Inter? Wesley Sneijder. Avrei voluto giocare con Dejan Stankovic, avrei voluto sfidare Samuel Eto’o. Le città principali della mia carriera? Leverkusen, il mio primo inizio in una città bellissima e vicina a Colonia e Dusseldorf, Poi Milano, che non si può paragonare con altri perché è diversa».
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