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Branca: «Moratti? Sempre grato. Triplete inimmaginabile, ma c’era fiducia» 

Marco Branca, ex giocatore prima e dirgente dell’Inter poi, ha parlato in esclusiva ai microfoni di “SportMediaset” del suo lavoro al fianco di Massimo Moratti, del Triplete e della sfida di domenica sera contro la Juventus (QUI le probabili formazioni della partita).

SALUTI – Marco Branca, uomo di fiducia della presidenza di Massimo Moratti, ha spiegato le ragioni del suo addio dalla dirigenza nerazzurra con l’arrivo di Erick Thohir: «Il motivo del mio addio all’Inter è molto semplice. Qualche mese prima aveva lasciato la presidenza Moratti. Era giusto che l’uomo di maggior fiducia della vecchia proprietà si facesse da parte. Così ho fatto. Lui per me è l’uomo che più di tutti ha creduto nelle mie capacità. Con il tempo come calciatore e come dirigente penso di aver dimostrato quello che valevo, ma Moratti ha visto tutto questo prima degli altri. Non finirò mai di ringraziarlo. È impossibile scindere l’Inter di quegli anni da Moratti. Erano un’entità unica. Era l’Inter di Moratti, fatta di passione e amore sconfinato. Una combinazione tra un lavoro svolto ad altissimo livello e una passione pazzesca» .

TRIPLETE – Branca, dirigente al tempo del Triplete, ha anche parlato di quello straordinario anno: «Dopo il primo anno di Mourinho mi ero reso conto che con quel club, con quel presidente e con quell’allenatore si poteva arrivare molto in alto. Forse il Triplete era inimmaginabile, ma alla Champions League stavo pensando. Avevo fiducia nel gruppo. Andai a prendere giocatori considerati poco, che dovevano solo capire cosa fosse l’Inter. E così fu, con l’allenatore a fare da ultimo catalizzatore. Mourinho non mi ha mai imposto niente, se non il primo anno quando ci fece prendere Quaresma. Il secondo anno, come era sempre avvenuto in passato, scegliemmo io e il presidente».

PRESENTE – Branca ha poi fatto il punto sulla situazione attuale in casa nerazzurra, anche alla vigilia della sfida di domenica: «L’Inter oggi è una squadra bene attrezzata, può puntare a vincere il campionato e la Coppa Italia. Vittorie che mancano? Non è una questione di soldi e di investimenti. La differenza la fanno le scelte. Per vincere deve essere tutto incastrato alla perfezione e tutto al massimo livello. L’Inter di oggi ci sta provando, quella di Moratti ha vinto. Il valore di Inter-Juventus dipenderà anche dai risultati delle altre partite. Sarà una lotta di nervi e vincerà chi li avrà più saldi, perché quando si gioca questa partita, viene tutto amplificato all’estremo. Mi aspettavo di trovare Conte e Pirlo come allenatori di successo, perché ognuno a suo modo avevano già le caratteristiche per diventarlo. Chi prenderei tra i due? Klopp».

Fonte – SportMediaset.mediaset.it, Enzo Palladini

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