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Bellinazzo: “San Siro, un muro del 1926 può bloccare il progetto”

Marco Bellinazzo ha pubblicato un approfondimento sul tema San Siro: un muro del 1926 sottoposto a vincolo architettonico può far ritardare il progetto di Inter e Milan di 4 mesi

L’ALLARME – Marco Bellinazzo lancia l’allarme. Attraverso il proprio blog sul sito del “Sole 24 Ore“, Il giornalista ha pubblicato un approfondimento su uno dei temi caldi in casa Inter e Milan: il futuro di San Siro. E lo scenario riportato non è dei più promettenti: “L’iter amministrativo del nuovo stadio a San Siro rischia di rimanere bloccato da un muro del 1926 lungo circa sette metri. È l’effetto paradossale, e spesso perverso, dell’intreccio fra l’(in)decisione politica e il reticolo burocratico che asfissia l’Italia. E che può costare il rallentamento di preziosi investimenti esteri, riducendo ancora di più l’appeal del mercato nazionale, anche nell’area teoricamente più dinamica del paese“, esordisce Bellinazzo.

LA VICENDA – Insomma, siamo alle solite: l’indecisione e la burocrazia elefantesca rischiano di rallentare tutto. “Inter e Milan nei prossimi quattro mesi si ritrovano nella scomoda posizione di dover rivedere ‘al buio’ il masterplan proposto al Comune di Milano secondo le stringenti condizioni fissate dal sindaco e dagli organi politici di Palazzo Marino. Per effetto di un provvedimento (l’articolo 14 del D.P.C.M. 19 giugno 2019, n. 76) entrato in vigore il 22 agosto 2019 – prosegue Bellinazzo – succede infatti che la ‘Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del MiBACT‘ abbia assunto ‘poteri di coordinamento e controllo anche in materia di tutela dei beni architettonici nei confronti della Sovrintendenza della Città Metropolitana‘”.

IL MURO – A cosa porta tutto questo? “Questo comporta che la Sovrintendenza milanese si ritrovi scalzata nelle sue competenze e a decidere sull’esistenza di un ‘vincolo architettonico’ su San Siro debba essere l’ufficio romano del ministero dei Beni culturali. Il quale avrà 120 giorni per rispondere alla richiesta del Comune di Milano. Quindi da quando partirà la lettera da Palazzo Marino alla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio potrebbero passare 4 mesi. E alla fine dell’istruttoria quest’ultima potrebbe sancire che sullo stadio Meazza esiste per l’appunto un vincolo architettonico tale da stoppare il progetto, ovvero costringere a un’ulteriore revisione per salvaguardare il valore storico dell’impianto“. L’oggetto in question è “un muro esterno del 1926 lungo circa sette metri“, ancora visibile nonostante le opere di restyling dello stadio degli ultimi anni: “su questo pezzo di antiquariato immobiliare si è acceso ora il faro dell’interesse artistico-architettonico“.

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