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Bellanova: «Inter, squadra del mio cuore. Idolo? Maicon! Ricordo 2 gol»

Raoul Bellanova, nel matchday di Inter-Bologna, si è raccontato a 360° sulla sua esperienza e sulla sua giovane carriera da calciatore. Come idolo non può che avere Maicon

CARI E DOTIBellanova non dimentica i familiari e gli amici e poi racconta le sue caratteristiche atletiche: «Nella mia carriera i miei genitori sono stati essenziali, ci sono stati sempre, soprattutto nei momenti più difficili. Anche i miei amici mi hanno aiutato tanto e mi sono stati vicino quando ero in Francia. La velocità e le doti atletiche sono sempre state fondamentali per me in campo. Ma ancora di più l’umiltà e la costanza, il voler sempre lavorare e migliorarsi».

CARRIERABellanova ripercorre le tappe della sua vita da calciatore: «Sono nato a Rho, in provincia di Milano, è il posto in cui ha le radici la mia famiglia. Poco distante, a Parabiago ho fatto i miei primi passi iscrivendomi alla prima scuola calcio. Mentre a Cagliari ho fatto un’esperienza importantissima, è stato il mio primo anno in Serie A tra i grandi. E poi c’è l’Inter, la mia squadra del cuore da quando sono piccolo. Giocare per il tuo club credo sia il sogno di ogni bambino e in questo momento lo sto realizzando».

IDOLOBellanova non ha dubbi sul giocatore preferito: «Il calcio ha sempre fatto parte della mia vita. Io e mio padre andavamo in garage e lui si metteva in porta e io tiravo, senza stancarmi mai. Quando ero un po’ più grande, la domenica ricordo che finivo le partite, prendevo la mia bicicletta e non vedevo l’ora di arrivare all’oratorio con i miei amici per giocare al ‘Mundialito’, un torneo a eliminazione fino alla finale. Stavamo lì fino alle otto di sera quando dovevo rientrare a casa. Il mio idolo? Non poteva che essere Maicon, terzino destro dell’Inter. Essendo tifoso interista, per me era unico, i suoi gol, quello sotto l’incrocio contro il Milan e da fuori area contro la Juventus li conosco a memoria».

PRIMO GOL − Infine, Bellanova chiude con due ricordi importanti: «Il gol più speciale è quello che ho segnato al Torino l’anno scorso, il primo in Serie A. Avevo sbagliato un gol simile due settimane prime, invece quella volta la palla è entrata ed è stato un momento emozionante. Ricordo la rimessa laterale di Dalbert per Grassi che di esterno l’ha messa in mezzo, io ho tagliato dalla parte opposta ed ero da solo contro il portiere. Nella mia testa mi ripetevo “Fai gol!!!“, poi ho visto la palla entrare e leggere il mio nome sul tabellone è stato bellissimo. Il momento più emozionante in nerazzurro è stato ancora una volta contro il Torino, stavamo passando un momento difficile, poi abbiamo fatto il gol al 90′ e siamo andati sotto la curva tutti insieme ad esultare con i tifosi».

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