Asllani: «Inter, mezzo svenuto al messaggio di Zanetti! La maglia del Milan…»
Asllani si racconta ripercorrendo la sua vita, fin da subito nerazzurra e non perché cresciuto in provincia di Pisa. Il nuovo centrocampista dell’Inter scrive di essere interista da sempre e racconta un simpatico aneddoto che riguarda il Milan. Di seguito un estratto della lettera scritta da Asllani – intitolata “Il ragazzo col grembiule” – sul portale Cronache di Spogliatoio
IL TIFO PER L’INTER – Interista per lavoro da poco ma interista praticamente da sempre Kristjan Asllani: “La Sagra dello Stringozzo è un appuntamento imperdibile dalle mie parti. [..] Due anni fa, prima del COVID-19, per l’ennesima volta c’ero anche io. Amo le sagre e fare il cameriere. Corri sudato schivando le sedie e le zanzare per portare il cibo ai compaesani, ai turisti e alle persone che accorrono dalle zone vicine. Due anni dopo, beh, ho dovuto saltare la sagra perché ho coronato il sogno di diventare un giocatore dell’Inter. Che emozione aver ricevuto quel messaggio da Javier Zanetti: «Benvenuto all’Inter, Kristjan». Sono mezzo svenuto. Mentre i miei migliori amici servivano ai tavoli, io mi sono ritrovato nella stessa stanza di Romelu Lukaku per fare la prova sotto sforzo durante le visite mediche. Avevo la maglia dell’Inter perché l’Inter mi aveva appena comprato”. Ecco perché Asllani è – da sempre – “Il ragazzo (interista) col grembiule”.
Interista fin da bambino: da Zanetti a Milito
IL TIFO PER L’INTER – Una data di un evento in particolare, quella del 22 maggio 2010, lega Asllani all’Inter: “Ci ho capito poco di quei giorni, sono sincero. Un po’ perché i riflettori non fanno per me, e forse Parco Danielli e Piazza Garibaldi sono gli unici luoghi in cui mi sento a casa. Un po’ perché nel 2010 avevo 8 anni e in punta di piedi al bar, in mezzo agli anziani più alti di me, cercavo di vedere un pezzetto di schermo con la finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Quella notte ho capito che amavo questa squadra. Si sentivano le sedie fremere sulle mattonelle quando Diego Milito ha puntato Daniel Van Buyten, poi non ci abbiamo capito più niente. Mi ricordo che è volato per terra qualche bicchiere, e io saltavo e saltavo”. Così il centrocampista classe 2002 appena arrivato e già brillante in Lugano-Inter (vedi pagelle).
Un po’ di Milan tra il giovane Asllani e l’Inter
LA MAGLIA DEL MILAN – Asllani, sul portale Cronache di Spogliatoio, racconta il suo particolare derby con il Milan: “Non era un segreto, lo sapevano tutti. Tifavo Inter. Quando ho iniziato a giocare a calcio, a 4 anni e mezzo, nella Butese, il campo era a 100 metri da casa mia. Tanta erba ai lati, meno al centro del campo, dove stavo io. Il mio allenatore si chiamava Cristiano Filippi ed è un amico di famiglia. D’ora in poi lo chiamerò Watson. […] C’era però un problema. Io amavo l’Inter e amavo giocare a calcio. Proprio per questo avevo paura di finire in panchina. Così chiesi ai miei genitori di mettere nel borsone una maglia del Milan, quella di Kaká, all’allenamento: «Kristjan, ma non tifavi Inter?», mi risposero increduli senza sapere il motivo. Così la portai al campo della Butese per gli allenamenti, Watson incredulo mi guardò dicendo: «Ma… Kris?!». «Ho portato la maglia del Milan perché avevo paura che non mi facessi giocare, voglio starti simpatico».” Questa il primo estratto del racconto scritto direttamente dal nuovo ma sempre nerazzurro Asllani.
Fonte: Cronache di Spogliatoio – Kristjan Asllani