Asamoah: “Juventus, potevo restare. Ma Inter grandi obiettivi! Suning…”
Intervistato da Football Italia, Kwadwo Asamoah, terzino sinistro dell’Inter, ha parlato della sua decisione di lasciare la Juventus per trasferirsi a Milano e dei suoi idoli calcistici
CAMBIAMENTO – «Avevo la possibilità di prolungare il mio contratto con la Juventus e, se avessi voluto, sarei potuto restare. Tuttavia, quando ho pensato al mio futuro e a cosa fosse meglio per me, ho deciso di andare dove avrei potuto giocare di più e perché cambiare è stimolante, è una nuova sfida nella vita. Bisogna sempre mettersi in gioco. L’Inter mi ha realmente dimostrato di volermi, il che mi ha resto orgoglioso e felice. Bianconeri e nerazzurri sono due grandissimi club, non ho trovato grandi differenze. I miei nuovi compagni di squadra mi hanno subito fatto sentire il benvenuto, così come lo staff e tutti coloro che lavorano nei diversi settori. Mi sono sentito subito a casa, non è stato difficile ambientarmi. Con chi vado più d’accordo? Devo essere onesto, mi sono subito trovato bene con tutti. Sono tutti molto amichevoli, quindi non è stato difficile creare dei buoni rapporti».
OBIETTIVI – «Alla Juventus ho vinto molti trofei, grazie alla mentalità vincente mia e del gruppo. Questa mentalità è parte di me e si sposa bene con l’obiettivo di Suning di tornare tra le squadre top in Europa e nel mondo, di competere costantemente nella Champions League e tornare anche a lottare per lo Scudetto. Io credo in tutti questi obiettivi».
IDOLI CALCISTICI – «A chi mi sono ispirato crescendo? Mi piaceva molto Adriano. Prima giocavo come trequartista e sono mancino come lui, quindi i miei amici erano soliti chiamarmi Adriano. Mi dicevano anche che il mio tiro era potente come il suo! I miei amici in Ghana mi chiamano ancora così. Però mi piaceva molto anche Andrea Pirlo. La Serie A è un campionato speciale per me. Si tratta di uno dei migliori campionati, tutti i miei idoli giocavano qui. Sono stato in Italia per 11 anni e mi piace il calcio di qui. Se puoi giocare qui, puoi giocare ovunque».
Fonte: footballitalia.net – Richard Hall