Sanchez: «In Cile i club non proteggono i giocatori, in nazionale sì»
Sanchez è in Cile e domani notte giocherà contro l’Argentina (vedi articolo). L’attaccante dell’Inter ha rilasciato alcune dichiarazioni e se l’è presa con i club cileni, che a suo avviso non gestiscono bene i giocatori giovani.
DOPPIO IMPEGNO – Alexis Sanchez parla delle due sfide che giocherà il Cile per le qualificazioni ai Mondiali: «Giocare a La Paz (martedì prossimo contro la Bolivia, ndr) e contro l’Argentina è sempre stato difficile. Calama? Qui è iniziata la mia carriera quando avevo quindici anni. Ho un grande affetto per questa città. Ci sono tante persone che mi hanno aiutato, che ringrazio ogni giorno. I tifosi? L’unica forma per rispondere a loro è giocare bene e vincere, per fare in modo che siano contenti».
LO SFOGO – Sanchez ha una dura critica per la gestione dei suoi connazionali: «Molte volte i giovani fanno le cose bene in nazionale, però poi i club cileni non li proteggono. L’alimentazione non è buona e non dormono bene. Sono da quattordici anni in nazionale e ho visto arrivare giovani molto professionali che danno il meglio di loro stessi. Però il processo per il quale passano non è sviluppato come in Europa. Oggi molti vanno in Messico o in Brasile, ci sono meno cileni all’estero. In altre nazioni, come la Colombia, vanno in Europa ed è a questo che dobbiamo aspirare».
Fonte: latercera.com