Zenga: «Derby di prima diversi. Bene assenza Theo. Brozovic-Barella top»
Walter Zenga ha rilasciato un’intervista al canale You Tube del tifoso nerazzurro Luca Mastrangelo parlando del Derby di Milano tra Milan-Inter. L’Uomo Ragno ha commentato anche il tipo di gara di domani sera
DERBY DI PRIMA − Così Zenga sulla stracittadina di un tempo: «Epoche differenti, con Sebastiano Rossi ci vedevamo spesso. In Nazionale stessa cosa, c’erano Maldini, Baresi, Costacurta, Bergomi, Berti, Ferri eravamo sempre insieme. Eravamo avversari, mai nemici, nel riscaldamento non ci si guardava mai in faccia però c’era grande rispetto. Siamo cresciuti insieme nelle giovanili, oggi diverso perché ci sono molti giocatori stranieri».
TENSIONE − Questo il commento di Zenga sull’attesa al Derby: «Sono amico di Gullit, ci vedevamo spesso. Loro avevano questa mentalità che si la partita era importante però in altre parti le gare vengono affrontate in maniera diversa, in modo più rilassato. Se sei più rilassato, sei più concentrato. Quei derby li erano caratterizzati tra tre stranieri per squadra ed era impensabile un cambio di maglia repentino».
INTERISTA − Zenga ricorda la sua fede nerazzurra: «Da quando avevo 11 anni andai all’Inter, la mia fortuna è di tifare per la squadra del cuore e giocare per quella maglia. Andavo in curva a vedere le partite dell’Inter. I derby sono stati tutti importanti come tutte le 473 partite giocate con l’Inter. Quando hanno fatto l’hall of fame dell’Inter, gli dissi che la partita da rigiocare fosse la prima. Quando sei uno sportivo devi mettere in conto che perdi, soprattutto quando giochi contro Maradona, Gullit ecc…».
ADDIO − Sulla partenza dall’Inter, così Zenga: «Sapevo che sarei andato via dopo la finale di Coppa Uefa. Mancini mi disse che l’Inter stava trattando Pagliuca. Io andai da Pellegrini per chiedere se era vero. Lungo periodo di un campionato giocato malissimo con il rischio retrocessione. Quando entrai a vedere il campo, sembrava che tutta la gente lo sapesse, tutti i tifosi mi motivarono. Uscii da grande vincitore».
DOMANI − Infine, l’ex Uomo ragno ha parlato della gara: «Partita aperta giocata con grande attenzione da entrambe. La differenza con la Juve è che quella Juve giocava sempre in quella maniera, ti aspetta e riparte. Il Milan gioca in modo diverso. Entrambe quando attaccano, arrivano in area con tanti uomini. Vantaggio dell’Inter, il non avere contro Theo Hernandez. Convinto che la superiorità in centrocampo ti da la possibilità di vincere la gara. L’Inter con Barella e Brozovic è molto forte».