Zenga: «Dalla prima Supercoppa una cosa buffa! Inter al centro del mondo»
Zenga ha vinto la prima Supercoppa Italiana nella storia dell’Inter, nel 1989 contro la Sampdoria (vedi precedenti). L’ex portiere, a Inter TV, ricorda quel momento e va anche sulla partita di domani contro il Milan.
IL RICORDO – Walter Zenga era in campo nella prima Supercoppa Italiana vinta dall’Inter: «Sono sicuro che c’era solo un unico straniero, Andreas Brehme. Poi c’erano Corrado Verdelli, Gianfranco Matteoli, Giuseppe Baresi, Alessandro Bianchi, Dario Morello e Giuseppe Bergomi. Il povero Enrico Cucchi, che ci ha lasciato troppo presto, fece un gol straordinario. La cosa buffa che posso raccontare da quella partita è che se andate a vedere le foto ufficiali, finita la partita, con la premiazione eravamo in nove a fare la foto. Il perché non lo so spiegare (ride, ndr)».
IL VALORE – Zenga si sposta sulla Supercoppa Italiana di domani, Milan-Inter: «Vincere un trofeo è sempre importante, qualunque esso sia. Questo è abbastanza naturale ed evidente. Se consideriamo le ultime dieci partite l’Inter ne ha vinte otto, pareggiata una e persa soltanto una. Come risultati l’Inter arriva alla partita nella situazione ottimale, poi nei novanta minuti può succedere di tutto. Ma vincere un trofeo è fondamentale. Cosa fa la differenza? La concentrazione assoluta per novantacinque minuti, l’attenzione ai minimi particolari e l’essere squadra».
DA PORTIERE A PORTIERE – Zenga è contento di chi difende ora i pali dell’Inter, André Onana: «È entrato bene. Ha preso il posto di un totem come Samir Handanovic, e non era facile. Sta facendo bene ed è sulla via del miglioramento, perché tecnicamente ha qualcosa da migliorare. Il suo apporto è stato importante, ma non dimentichiamo quello che ha fatto Handanovic».
DERBY DA ESPORTAZIONE – Zenga è di casa in Arabia Saudita, avendo allenato proprio a Riyad l’Al-Nassr. Non può che essere lui quindi a spiegare come sia utile giocare la Supercoppa Italiana lì: «Significa molto. In quattro giorni a Riyad si è giocata la finale della Supercoppa di Spagna e ora quella della Supercoppa Italiana. Poi ci sarà il PSG contro le stelle arabe, ossia Lionel Messi contro Cristiano Ronaldo. L’élite del calcio è qua, per l’Inter esserci vuol dire essere al centro del mondo».