Zazzaroni: «Inzaghi non è più lui! Credevo fosse fallo di mano ma poi…»

Zazzaroni parla della situazione in cui verte il calcio italiano e, poi, si sofferma sulla condizione psicologica di Inzaghi. Il giornalista, intervenuto sulle frequenze di Radio 24, dice la sua sul presunto fallo di mano di Rabiot in Inter-Juventus. Di seguito le dichiarazioni dell’ospite di “Tutti i Convocati”.
PRESSIONE – Ivan Zazzaroni parla della situazione di Simone Inzaghi all’Inter. Nel corso della trasmissione “Tutti i Convocati”, il giornalista afferma: «Spero che tutte e tre le italiane arrivino in fondo in Champions League ma nel calcio italiano il sistema e le risorse mancano. Non è solo un problema di impianti, anche la giustizia sportiva è ridicola. Lo spettacolo delle partite è scarso, a parte piccole eccezioni come il Napoli. Le grandi squadre che perdono otto partite su ventisette sono poco competitive loro, non superiore chi sta davanti. Poi arrivano fino in fondo sì, ma difendendosi all’italiana. Il livello del nostro calcio è pessimo, le squadre giocano a ritmi troppo alti e lo spettacolo è totalmente depresso. E noi stiamo ancora pensando alla mano di Rabiot e di Vlahovic. Inzaghi sente pressione? Non è più Simone allora. Lui era uno che riusciva a farsi scivolare tutto. Ora dice che l’Inter ha fatto la storia per aver raggiunto un quarto di finale a si appella a un fallo di mano presunto a metà campo. Anche io pensavo che fosse fallo di mano ma, poi, ho visto 200 immagini e sono riuscite a confondermi. Sono sicuro che non c’è nessun non tifoso in Italia che può dire di essere certo che sia fallo di mano. Se l’Inter avesse finito la partita sullo 0-0 sarebbe stato uguale. Un pareggio in questa situazione è molto poco. Però capisco Inzaghi, quando ogni giorno ti danno del cretino dev’essere pesante. Quella dell’allenatore è un ruolo davvero complicato».
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