Zazzaroni: “Conte l’ha buttata sul personale. Titolo pre Inter-Roma geniale”
Nel suo editoriale di Natale per il “Corriere dello Sport”, Ivan Zazzaroni, direttore del suddetto quotidiano, ha voluto sfogarsi per diverse critiche ricevute da lui stesso e dal suo giornale nel corso dell’anno. Di seguito, i due estratti dove torna sugli episodi del titolo pre Inter-Roma (dove fu accusato di razzismo) e della mail del fantomatico Salvo 2410 contro Antonio Conte.
TITOLO GENIALE -“Domani è Natale e per un giorno o soltanto poche ore saremo tutti più tolleranti e sopportabili. Da giovedì di nuovo frustrati, invidiosi, incazzati, perdenti. Perduti”. In questo modo si apre l’editoriale di Ivan Zazzaroni, direttore del “Corriere dello Sport”, che sembra avere più di un sassolino nella scarpa da volersi togliere. Tra i tanti, anche l’accusa di razzismo per il titolo pre Inter-Roma: “Auguri a chi ci ha accusato di razzismo per un titolo che i più lucidi hanno definito probabilmente incauto, ma che fino a poco tempo fa sarebbe stato addirittura apprezzato, alcuni lo hanno anche considerato geniale”.
QUESTIONE PERSONALE – Inevitabile anche la critica ad Antonio Conte, allenatore dell’Inter, bersaglio di una mail pubblicata dal quotidiano romano, considerata di cattivo gusto (per usare un eufemismo) tanto da spingere la società nerazzurra a cancellare la conferenza stampa del tecnico alla vigilia della sfida contro la Fiorentina: “Auguri a Conte che l’ha buttata sul personale. No, Antonio, non avevo letto quella maledetta mail nella quale si dava dell’esaurito all’allenatore, ma dal 1979 mi fido di Italo Cucci e da qualche mese di chi ha passato la pagina. Quella parte è una palestra di democrazia e libertà di opinione frequentata da interisti e juventini, bolognesi e milanisti, napoletani e romanisti e laziali. Se ho intervistato Salvatore Francesco, 70 anni, l’autore, è soltanto perché lo dovevo ai lettori e alla redazione, dal momento che qualcuno ha ipotizzato la mail fosse falsa. Materia da querela”.
Fonte: Corriere dello Sport – Ivan Zazzaroni