Javier Zanetti ha rilasciato un’intervista a Sorare, gioco di calcio fantasy, in cui ha ripercorso i suoi anni da capitano all’Inter, nonché la straordinaria vittoria del Triplete nel 2010
CAPITANO − Zanetti e la fascia al braccio in nerazzurro: «Per me l’Inter è famiglia, essere il capitano è una grande responsabilità. Primo perché sono diventato capitano molto giovane e sono stato capitano di grandi giocatori come Roberto Baggio, Ronaldo, Samuel Eto’o, Zlatan Ibrahimovic. Un capitano non è soltanto il giocatore che mostra grande grinta o che si fa conoscere per altri motivi. Il capitano credo deve mostrare la differenza di poter essere un esempio».
TRIPLETE − Il ricordo di Zanetti del 2010: «Un anno speciale, intenso in cui ognuno di noi sentiva dentro che avevamo una grande opportunità. Jose Mourinho fu capace di costruire un gruppo di grandi giocatori dalle grandi personalità. Negli ultimi due mesi, ci furono due partite decisive. Partite come contro il Chelsea, che fu molto complicata e la famosa partita contro il Barcellona che fu come una finale anticipata. La finale al Bernabeu credo che significa così tanto come storia. Come capitano, ho avuto il privilegio di alzare la Champions League e di portarla di nuovo a Milano. È stata una vittoria del club, del calcio mondiale e per me fu come aver realizzato un sogno».
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