Zanetti: «Inter una famiglia, Ronaldo unico. Conte? Un lavoro straordinario»
Continua la chiacchierata di Javier Zanetti col giornalista spagnolo Alexis Blázque, sul suo canale Twitch “Misterchip” (vedi prima parte). L’ex capitano rinnova il suo amore per la famiglia dell’Inter, e spiega lo straordinario lavoro che sta svolgendo Conte.
SUDAMERICA – Javier Zanetti riporta il treno dei ricordi nella stagione 1997/98, dove all’Inter c’erano diversi sudamericani. Dal connazionale Diego Simeone, fino a Ivan Zamorano e Ronaldo. Una stagione ancora ben impressa nella mente di Zanetti: «L’Inter ha sempre avuto tanti argentini, tanti sudamericani in generale. Perché l’Inter è una famiglia, da sempre, tutti si aiutano. Anche quell’Inter era un bel gruppo, con un allenatore (Luigi Simoni, ndr) che era un padre per noi. Quel Juventus-Inter? Non si giocò in pratica, ma i momenti difficili sono quelli che ti danno la forza per vincere».
RONALDO – Zanetti descrive poi la fortuna di giocare con la miglior versione del Fenomeno Ronaldo: «Era un fenomeno, per quello che faceva in campo e fuori. Il primo con anno con noi era un fenomeno, impressionante. Non ho mai sentito un silenzio allo stadio come quella notte in cui si ruppe Ronie (Lazio-Inter, 12 aprile 2000, ndr). Per come viveva lui, sempre divertito, sempre positivo, si adattò subito a Milano. Era unico».
VITTORIA – Infine, Zanetti dimostra tutta la sua genuina gioia per i futuri traguardi nerazzurri: «In campionato manca l’ultimo sforzo. Sono felice e contento per il lavoro che stiamo facendo in questi due anni. Antonio Conte, il suo staff e i giocatori stanno facendo un lavoro straordinario. Trasmette una grande cultura del lavoro, i giocatori sono cresciuti molto. Se lo meritano per il grande sforzo che hanno fatto, in un anno così difficile per tutti. Sono cresciuti tanto, partita da partita, e questo è merito del lavoro dell’allenatore».